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Filippine: eruzione del vulcano Taal, colpite 459.000 persone

22 Gennaio 2020

La pioggia di ceneri causata dall’eruzione del vulcano Taal ha distrutto case e campi.


I nostri team lavorano duramente per fornire accesso all’acqua e forniture essenziali.

La popolazione colpita ha bisogno del tuo aiuto.

 

Le ceneri e i gas vulcanici hanno distrutto non solo le case, ma anche i campi, principale fonte di reddito per molte famiglie, dichiara, da Luzon, Melinda Marie Buensuceso, coordinatrice delle operazioni di Azione contro la Fame nelle Filippine e membro del team di emergenza dispiegato nell’area di Batangas con l’obiettivo di effettuare una rapida valutazione dei bisogni. 

459.300 persone sono state colpite e intere famiglie hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni, evacuate a causa dell’eruzione”, aggiunge Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la Fame Italia Onlus. “Molte persone non hanno avuto neanche il tempo di prepararsi e sono fuggite senza essere in grado di prendere le loro cose”, conclude. 

La popolazione della zona più colpita, che si sviluppa in un raggio di 14 chilometri dal cratere del vulcano, è già stata evacuata, ma si stima che il numero degli sfollati continuerà ad aumentare. Altre 930.000 persone, infatti, vivono in un raggio di 17 chilometri dalla zona di pericolo e potrebbero essere colpite nelle prossime ore da un flusso piroclastico e dallo tsunami vulcanico.

Azione contro la fame, che opera nelle Filippine dal 2000 implementando interventi di emergenza in risposta ai numerosi disastri naturali già occorsi nel Paese (tifoni e terremoti, tra cui il Supertiphon Haiyan del 2013), ha appena attivato un protocollo di emergenza con l’Agenzia di cooperazione spagnola (AECID) per la distribuzione urgente di coperte, stuoie e zanzariere alle vittime. È stata, inoltre, promosso un intervento teso a garantire acqua potabile e servizi igienico-sanitari di base alle persone colpite.

L’eruzione del vulcano Taal, il 12 gennaio, ha colpito 459.000 persone sull’isola di Luzon e ha costretto a evacuare 70.413 persone che, attualmente, si trovano in 300 centri nelle province di Batangas, Cavite e Laguna. Inizialmente, la colonna di gas, i frammenti di roccia e vapore raggiungevano i 15 chilometri di altezza e si muovevano verso sud-ovest, coprendo tutto il percorso con cenere e materiale vulcanico.

 

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