Binta stringe forte al petto la figlia Aminata, di 4 anni. Qualche mese fa stava per perderla, e ora non la vuole piĂą lasciare.
Quella di Binta è una famiglia unita, ma in quest'ultimo anno ha seriamente rischiato di andare in frantumi. A minacciare mamma Binta, papà Mamoudou e i 6 figli - 4 bambini e 2 bambine - è stato un male silenzioso, che anno dopo anno allunga la sua ombra nella regione di Guidimakha, a sud della Mauritania: la siccità .
Ciò porta a cinque il numero delle vittime. Vogliamo esprimere il nostro più profondo cordoglio ai loro cari e agli altri operatori impegnati sul campo.
Nel 2019, nel solo governatorato di Hodeidah si sono registrate un quarto delle vittime civili di tutto lo Yemen. Nonostante l'accordo di Stoccolma del 2018 prevedesse il cessate il fuoco nella cittĂ portuale, Hodeidah resta il luogo con il maggior numero di vittime civili nel 2019 con 799 morti. La stessa regione registra anche un alto numero di sfollati.
Le porte del Mao Health Center nella regione di Kanem in Ciad, sono aperte tutti i giorni, curando i bambini che soffrono di malattie e malnutrizione grave.
Dharni (India).Kavita lavora come Operatrice di Comunità di Azione contro la Fame dal 2012, ma da bambina non l’avrebbe mai immaginato: "Quando ero piccola non pensavo che avrei lavorato, ma solo che sarei diventata una brava casalinga", spiega.
Questa tendenza, iniziata nel 2016, è confermata: la violenza è ormai diventata il principale fattore scatenante delle crisi alimentari. Nel 2018 c'erano 113 milioni di persone in situazione di crisi alimentare, quindi ai livelli 3 (stadio dal quale si richiede un intervento d’emergenza), 4 e 5 dei 5 previsti dalla classificazione internazionale. Di questi, 74 milioni vivono in 21 paesi in conflitto. Yemen, Rep. Democratica del Congo e Afghanistan guidano, con 40 milioni di persone in urgente bisogno di aiuti alimentari, le principali crisi alimentari del mondo.
Continuano intensi i combattimenti in diverse zone lungo il confine tra Turchia e Siria e la situazione nei dintorni di Al-Hassakeh si sta rapidamente deteriorando. Limitati gli accessi ai nostri team che devono riparare infrastrutture di base, quali linee elettriche o stazioni idriche.
Azione contro la Fame denuncia l’uccisione di uno dei 6 ostaggi rapiti in Nigeria il 18 luglio scorso.
Il gruppo armato che tiene prigioniero un operatore di Azione contro la Fame, due autisti e tre membri del personale del ministero della salute, ha giustiziato uno degli ostaggi.