La classificazione degli Houthi come “Foreign Terrorist Organization” (FTO, Organizzazione Terroristica Straniera) da parte degli Stati Uniti pone gravi rischi per la già drammatica situazione umanitaria nel Paese.
Gli Houthi sono le autorità de facto nel nord dello Yemen. Le conseguenze di questa misura porterebbe un ostacolo all’accesso agli aiuti essenziali per milioni di persone.
Dopo circa dieci anni di conflitto, lo Yemen ospita oggi una delle crisi umanitarie più gravi al mondo. Circa 19,5 milioni di persone necessitano di assistenza e quasi la metà della popolazione soffre di insicurezza alimentare. Il 55% dei bambini sotto i cinque anni è affetto da malnutrizione cronica, una situazione che minaccia un’intera generazione.
Quali sono le conseguenze della classificazione degli Houthi come FTO?
La classificazione degli Houthi come organizzazione terroristica (FTO) potrebbe provocare ulteriori gravi interruzioni nella catena di approvvigionamento, con impatti significativi sulle importazioni, ritardi logistici e aumento dei prezzi. Va considerato che la maggior parte dei beni essenziali (cibo, carburante e medicinali) per le regioni settentrionali dello Yemen arriva attraverso il porto di Hodeida, attualmente sotto il controllo degli Houthi. In questa zona vive circa il 70% della popolazione.
Noi di Azione Contro la Fame sappiamo quanto sia cruciale collaborare con le autorità locali per garantire la distribuzione degli aiuti umanitari. La classificazione degli Houthi come “Foreign Terrorist Organization” potrebbe complicare ulteriormente le già difficili interazioni con le autorità locali, rallentando o addirittura bloccando l’implementazione dei progetti nel territorio.
"Esperienze in altri contesti umanitari, mostrano che questa classificazione può causare la sospensione di progetti, il blocco di programmi e maggiori difficoltà operative legate a restrizioni burocratiche o legali".
L’impatto sui servizi finanziari
Un altro aspetto critico riguarda l’accesso ai servizi finanziari. Circa un cittadino yemenita su dieci dipende dalle rimesse inviate dall’estero per soddisfare i bisogni di base.
Questi trasferimenti, vitali per l’economia locale, potrebbero essere gravemente compromessi. Inoltre, le restrizioni potrebbero ostacolare i bonifici bancari, il pagamento degli stipendi agli operatori umanitari e la realizzazione di programmi di aiuti economici. Questo scenario rischia di peggiorare ulteriormente la crisi alimentare e sanitaria già in atto.
Il ruolo della comunità internazionale
In questo contesto complesso, la riduzione dei finanziamenti umanitari e la crescente politicizzazione degli aiuti stanno ulteriormente isolando le aree settentrionali del Paese.
Di recente, i fondi internazionali si sono concentrati maggiormente sulle regioni meridionali del Paese, aggravando le disparità interne. Noi di Azione Contro la Fame chiediamo che la comunità internazionale rispetti la Risoluzione 2761 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Questa risoluzione stabilisce che devono esserci esenzioni permanenti per le sanzioni internazionali quando si tratta di attività umanitarie. In altre parole, le operazioni di aiuto devono poter procedere senza essere ostacolate da misure restrittive, come quelle che riguardano il blocco di beni o altre limitazioni imposte dalle sanzioni.
Il nostro impegno in Yemen
Noi di Azione Contro la Fame operiamo in Yemen dal 2013. Qui lavoriamo per facilitare l’accesso al cibo nei mercati, rafforzare la capacità delle famiglie di generare reddito e sostenere i centri sanitari nelle aree più colpite dalla malnutrizione. Inoltre, forniamo supporto psicologico alle persone colpite da violenza e abusi e lavoriamo per la riabilitazione delle infrastrutture igienico-sanitarie e l’accesso all’acqua potabile. Nel 2023, i nostri programmi hanno supportato più di 323.000 persone in tutto il paese.
La nostra missione è chiara: non permettere che ulteriori ostacoli mettano a rischio la vita di milioni di persone già provate da anni di conflitto. Siamo impegnati a continuare il nostro lavoro, collaborando con tutti gli attori coinvolti per garantire che gli aiuti raggiungano chi ne ha più bisogno.