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Kenya: impennata nei tassi di malnutrizione

29 Settembre 2017

Comunicato congiunto Azione contro la Fame- Save The Children – UNICEF – World Vision

Un nuovo sondaggio rivela i tassi di malnutrizione allarmanti in Turkana, East Pokot, Mandera, Samburu e Pokot Occidentale

Circa 73.000 bambini in Kenya sono severamente malnutriti e rischiano di morire a causa della siccità, a meno che non siano resi immediatamente disponibili aiuti umanitari.

L’avvertimento è stato dato dalle valutazioni nutrizionali congiunte condotte dal dipartimento nazionale della sanità, dall’UNICEF e da nove organizzazioni di soccorso che operano sul campo, tra cui Save the Children e Azione contro la Fame.

L’indagine mostra che solo nel Turkana i tassi di malnutrizione acuta severa – la forma più pericolosa – sono quasi quadruplicate in un solo anno, passando dal 2.3% al 8.3%. Nel Turkana meridionale, il 12% di bambini sotto i cinque anni soffre di grave malnutrizione acuta – un dato senza precedenti.

Le valutazioni evidenziano tassi di malnutrizione acuta severa altrettanto elevati a East Pokot (5.8%), Mandera (5.2%), Samburu (3.8%) e West Pokot (3.2%). Queste contee hanno anche assistito a un estremo deterioramento della nutrizione e della sicurezza alimentare.

Dopo le elezioni generali di metà agosto, le organizzazioni umanitarie hanno invitato urgentemente i governi nazionali e locali – che stanno portando avanti la risposta alla siccità, in coordinamento con le agenzie di soccorso – a dare priorità ai fondi per le crisi e al sostegno della risposta. Tale risposta include programmi alimentari, per raggiungere i più vulnerabili e prevenire morti inutili.

“La siccità ha lasciato in una situazione di grave precarietà decine di migliaia di bambini e famiglie – tra cui le madri di bambini sotto i 5 anni, i più vulnerabili, donne in gravidanza e in fase allattamento,” ha dichiarato Francis Woods, Direttore Paese ad Interim di Save the Children in Kenya.

”La situazione nutrizionale generale continua ad essere motivo di grande preoccupazione, soprattutto in alcune contee,” ha affermato Patrick Mweki, Direttore Paese di Azione contro la Fame in Kenya e Somalia. “Le elezioni generali da poco conclusesi devono essere utilizzate come un’opportunità per invertire la rotta della fame che colpisce molte parti del Paese. Chiediamo ai nuovi governi nazionali e regionali di agire ora per impedire a bambini innocenti di morire.”

L’indagine rileva inoltre che in tutto il Kenya quasi 40.000 donne incinte e in fase di allattamento sono malnutrite – un aumento del 20% rispetto allo scorso anno – lasciando così la vita dei loro bambini appesa a un filo.

“Le famiglie in alcune delle aree più colpite sono state spinte sull’orlo del baratro a causa della perdita di bestiame, da cui dipendono per la loro vita, il cibo e il latte. Molti di loro sono sopravvissuti con un unico pasto al giorno, quando riuscivano a mangiare. Molte madri non possono più allattare i loro bambini perché sono troppo affamate per produrre abbastanza latte,” ha aggiunto Mr. Woods.

Nonostante i trasferimenti in denaro da parte del governo, molte famiglie della regione settentrionale del Paese non raggiungono i requisiti alimentari giornalieri raccomandati. Una recente valutazione condotta da Save the Children e UNICEF nella contea di Turkana mostra che anche le famiglie classificate come benestanti non possono più permettersi tre pasti al giorno.

“La comunità internazionale deve disporre di maggiori risorse per sostenere il governo keniota e le agenzie di soccorso che operano sul campo per impedire che questa situazione già critica precipiti ulteriormente, cosa che peggiorerebbe una situazione già estremamente pericolosa per i bambini e le madri del Kenya”, ha dichiarato il Direttore Paese di World Vision in Kenya, François Batalingaya.

Come sperimentato nella vicina Somalia, il rischio è che gli alti tassi di malnutrizione si combinino con focolai di malattie causati da una mancanza di acqua pulita. Quando ciò succede, un gran numero di bambini inizia a morire per la fame e per le complicanze correlate alla malnutrizione, come la diarrea. 

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