SONO 5 MILIONI I BAMBINI SOTTO I CINQUE ANNI CHE OGNI ANNO MUOIONO DI FAME O ALTRE MALATTIE PREVENIBILI.
Nel mondo c’è una emergenza: si chiama futuro e ha a che fare con il grave stato di malnutrizione in cui versano milioni di bambini.
Dai più recenti dati sappiamo che, in tutto il mondo, 1 persona su 9 è affamata o denutrita. Sono quasi 690 milioni le donne e gli uomini vittime della fame e, se le tendenze attuali rimarranno tali, entro il 2030 saranno, addirittura, 840 milioni. In questo scenario di per sé drammatico, sono 5,2 milioni i bambini sotto i cinque anni morti, ogni anno, a causa di malattie prevenibili.
La fame e la denutrizione contribuiscono a quasi la metà delle morti infantili globali (2,3 milioni di bambini). Se volessimo specificare meglio la portata di questo dato, potremmo dire che circa ogni 13 secondi un bambino muore per fame o per una malattia legata alla fame. Un bambino malnutrito, del resto, ha nove volte più probabilità di morire di un bambino sano.
Questi dati, che racchiudono in sé il dramma di milioni di famiglie, danno anche il polso della tragedia che vivono molte comunità nel mondo. Azione contro la Fame, presente da oltre 40 anni in 55 Paesi, con i suoi specialisti impegnati nella lotta alla malnutrizione, già a partire dagli anni ’70, ha proposto un trattamento salvavita a base di cibo terapeutico. Negli anni, la ricerca e l’innovazione hanno dato vita ad un piano di cura di sei settimane, efficace e a basso costo. Un programma a cui ha avuto accesso anche la piccola Halima.
LA STORIA DI HALIMA, SALVATA DALLA MALNUTRIZIONE
Halima vive in Somalia, un Paese che, già prima della pandemia, ha vissuto anni di conflitto, grave siccità, gli effetti devastanti prodotti dall’arrivo delle locuste. Molti somali, in questi anni, sono rimasti senza casa né terra. Quando sua madre, Fatuma, la condusse al Centro Salute e Nutrizione di Azione contro la Fame, capì che la sua bambina era affetta da malnutrizione acuta grave.
Qui Halima iniziato a riprendersi gradualmente grazie alla somministrazione di latte terapeutico. Fino al trasferimento a casa dove Fatuma ha potuto continuare a curare la piccola utilizzando alimenti terapeutici pronti all’uso che contengono tutte le calorie, le vitamine e i minerali necessari per la ripresa. Oggi, a giudicare dalle immagini, è difficile sostenere che Halima sia mai stata malnutrita: cammina, gioca e ride come qualsiasi altro bambino.