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Passi indietro nella lotta alla fame: pubblicato il rapporto ONU “SOFI 2022”

7 Luglio 2022
Il mondo sta facendo passi indietro negli sforzi per eliminare la fame e la malnutrizione: l’obiettivo Fame Zero è sempre più lontano. È quanto emerge dal Rapporto SOFI 2022 (www.fao.org/publications/sofi/en/), sullo stato dell’insicurezza alimentare nel mondo.

I dati del Rapporto SOFI 2022

  • Sono 828 milioni le persone colpite dalla fame a livello globale.
  • Più di 46 milioni in un anno.
  • Più di 150 milioni dallo scoppio della pandemia.

Dal 2015, infatti, la percentuale di persone colpite dalla fame è aumentata nel 2020 e ha continuato a crescere: dall’8% del 2019 è passata al 9,3% del 2020, raggiungendo il 9,8% della popolazione mondiale nel 2021.

Lo scenario globale

In uno scenario di questo tipo, il conflitto in Ucraina (non analizzato dal Rapporto SOFI, che si concentra sul 2021), è solo un acceleratore di una tendenza già prepotentemente emersa durante la pandemia da Covid-19, che oggi si consolida e inizia ad investire Paesi e fasce di popolazione che in precedenza erano solo marginalmente toccati dalla povertà alimentare.

Lo scoppio delle ostilità nel continente europeo, a marzo del 2022 e le sue conseguenze globali sui prezzi delle materie prime e sulla disponibilità di stock alimentari, hanno semplicemente esacerbato un fenomeno già esistente, portandolo all’attenzione dell’opinione pubblica occidentale. Lo stesso vale per la grave siccità che sperimentiamo, anche in Italia. Ne vedremo pienamente gli effetti solo tra qualche tempo, cosa che ci induce pensare che l’aumento della fame nel mondo che registriamo oggi, sia, purtroppo, sottostimato.

Simone Garroni - Direttore Generale di Azione contro la Fame Italia

Accanto agli interventi di tipo umanitario, come sottolinea il Rapporto SOFI 2022, è necessario definire nuove modalità di allocazione delle risorse globali destinate al sostegno del settore agroalimentare.

Cosa chiediamo

Alla luce della situazione confermata dai dati diffusi oggi, è necessario e urgente che il Nord del mondo si faccia protagonista di una urgente trasformazione del sistema alimentare:

  • limitandone gli effetti distruttivi sul clima e l’ambiente,
  • ponendo al centro l’agroecologia e la sovranità alimentare,
  • promuovendo l’uguaglianza di genere e diritti delle donne,
  • prevedendo adeguati meccanismi di protezione sociale universale.

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