Etiopia: la situazione
La violenza interna scoppiata nel 2017 al confine tra le regioni di Oromia e Somali è continuata nel 2018, con gravi conseguenze: il numero di sfollati interni a seguito del conflitto ha raggiunto 1,8 milioni. Inoltre, l’Etiopia ospita circa 900.000 rifugiati provenienti da paesi vicini come il Sud Sudan, la Somalia e l’Eritrea.
Il Paese soffre anche di ricorrenti shock climatici. L’insicurezza alimentare e gli spostamenti di persone causati da siccità, epidemie, inondazioni e altre crisi continuano ad aumentare le esigenze umanitarie delle popolazioni più vulnerabili. Nel 2018, circa 7,8 milioni di persone hanno ricevuto assistenza alimentare di emergenza dal governo e dalle ONG internazionali.
Etiopia: l’intervento di Azione contro la Fame
Nel 2018, le nostre attività si sono concentrate su tre principali linee d’azione.
- In primo luogo, ci siamo concentrati sul rafforzamento dell’assistenza ai rifugiati sud sudanesi nelle regioni di Gambella e Benishangul Gumuz attraverso la prevenzione, l’individuazione e il trattamento della malnutrizione di bambini e madri.
- In secondo luogo, abbiamo fornito una risposta immediata ai bisogni fondamentali delle popolazioni vulnerabili colpite dalla prolungata crisi alimentare. Le attività di Nutrizione e Salute sono state integrate in questa risposta multisettoriale, così come l’assistenza alimentare e la riduzione di malattie legate alla diarrea.
- Infine, stiamo lavorando per ripristinare i mezzi di sussistenza delle popolazioni vulnerabili. Miriamo a rafforzare la resilienza delle comunità agricole agli shock climatici attraverso attività di mitigazione del rischio, rafforzamento dei servizi di base e responsabilizzazione delle comunità target nelle regioni Amhara, Oromia e Somali.