SOFI 2020: per il quarto anno consecutivo la fame cresce in tutto il mondo: l'obiettivo ZERO HUNGER dell'agenda 2030 rischia di saltare.
Il rischio è che il numero di persone affamate aumenti fino al miliardo a causa del COVID19: gli effetti del virus quest’anno rischiano di trascinare verso la fame fino a 132 milioni di persone
A causa delle misure di blocco, l’aumento dei prezzi aggrava ulteriormente l’accesso al cibo delle famiglie vulnerabili che giĂ vivono al di sotto della soglia di povertĂ
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Azione contro la Fame esprime la sua preoccupazione per la minaccia della fame, aggravata dalla pandemia di Covid-19, che incombe sulle popolazioni vulnerabili di Afghanistan e Pakistan giĂ indebolite da conflitti, cambiamenti climatici e povertĂ .Â
In occasione della quarta Conferenza di Bruxelles sul tema “Sostenere il futuro della Siria e della sua regione”, presieduta ieri da Unione Europea e Nazioni Unite, Azione contro la Fame lancia un appello alla comunità internazionale. L’organizzazione ribadisce che la situazione in Siria, al decimo anno di conflitto, resta critica: oltre ai gravi bisogni umanitari, è infatti necessario rispondere alla crisi sanitaria determinata dalla pandemia di Covid-19.
Azione contro la Fame ha aderito alla Gazzetta MarathOne, il grande evento collettivo - targato Gazzetta dello Sport - che unisce attivitĂ fisica e solidarietĂ .Â
Azione contro la Fame condanna, con la massima fermezza, il rapimento del nostro operatore Ishaiku Yakubu e chiede con urgenza la sua liberazione.
Nel giugno 2020, Ishaiku Yakubu è stato rapito da un gruppo armato non statale insieme ad altri quattro operatori umanitari di diverse organizzazioni. Siamo estremamente preoccupati ma anche impegnati nell’ottica di garantire che l'ostaggio possa riunirsi rapidamente e in sicurezza alla sua famiglia.
Mentre la pandemia di Covid19 continua a diffondersi in molte aree vulnerabili del mondo, Azione contro la Fame ricorda che le popolazioni rifugiate sono oggi piĂą vulnerabili a causa del virus. In tal senso, gli interventi in loro favore devono essere pienamente integrati nelle risposte sanitarie e socioeconomiche promosse dai singoli Stati.
Sono 26 i grandi gruppi multinazionali europei che hanno deciso di aderire alla piĂą grande iniziativa sportiva, solidale e globale dedicata alle imprese.Â
Comincia a prendere forma l’emergenza-Covid nel più grande campo profughi del mondo. A Cox’s Bazar, in Bangladesh, dove 855.000 civili Rohingya vivono in 34 insediamenti di fortuna, sono già 29 i casi accertati di coronavirus in pochi giorni. Sono 381, inoltre, i contagi confermati a Cox’s Bazar District, l’area in cui si trova questa grande “metropoli”.