A pochi giorni dall’inizio di un nuovo anno, abbiamo voluto selezionare alcuni dei più bei messaggi di speranza che ci hanno toccato nel 2018: sorrisi, gesti di umanità e prove di solidarietà che rendono speciale il lavoro quotidiano di Azione Contro la Fame.
SOMALIA
Malaq voleva un servizio fotografico tutto suo – è una forza di quattro anni da non sottovalutare! Quando abbiamo visitato Mada Warbe, il suo villaggio, Malaq aveva radunato i suoi fratelli sotto un albero, per giocare e godersi una bella risata.
Quando abbiamo chiesto a sua madre Nuria, una donna cordiale e affettuosa, cosa sperava per suo figlio, ha detto: “Voglio che Malaq diventi un anziano nella nostra comunità, perché è un leader natural ed è gentile”.
SUD SUDAN
Agawol si alza all’alba per prendersi cura dei suoi raccolti, e poi li lascia per andare a raccogliere la legna da ardere. Quando ne ha abbastanza, fa un fagotto, lo mette in equilibrio sulla sua testa e va al mercato. Una volta toranta a casa, va in cucina. Tutti i bambini si avvicinano e la guardano, contenendo la loro impazienza.
L’anno scorso, quando uno dei suoi figli si ammalò, Agawol non ne fu sorpresa. Il suo raccolto di sorgo era andato distrutto e i prezzi al mercato avevano subito una brusca impennata. Non aveva altra scelta che dar da mangiare ai suoi figli delle foglie bollite. “Mia figlia piangeva e piangeva, ma non avevo nient’altro per darle da mangiare”, sospira Agawol.
I nostri team hanno ammesso la figlia di Agawol nel programma ambulatoriale per bambini con malnutrizione acuta.Con il miglioramento della figlia, Agawol si è offerta volontaria presso l’Outpatient Nutrition Center, dove tuttora aiuta lo staff a rilevare i primi segni di malnutrizione.
COLOMBIA
Una bambina posa davanti alla macchina fotografica di Lys Arango a Samaniego, in Colombia.
È passato più di un anno da quando il trattato di pace è stato firmato tra il governo e le FARC, uno dei capitoli più dolorosi della storia recente del Paese si è finalmente chiuso e ora lascia il posto alla ricostruzione.
REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO
La regione del Kasai nella Repubblica Democratica del Congo è la più colpita dalla malnutrizione, e i bambini sono le prime vittime. La situazione è particolarmente drammatica: 3,2 milioni di persone soffrono di insicurezza alimentare e più di 400 000 bambini sono gravemente malnutriti.
Quest’uomo è stato fotografato non lontano da un centro sanitario della zona. L’abbraccio che dà alla bambina è una bellissima prova di speranza!
BANGLADESH
Anwara Begum ha 40 anni. Ci invita a sederci sul tappeto intrecciato che copre a malapena il pavimento di terra. È molto buio e il fumo acre che fuoriesce dal rifugio dei vicini stringe la gola. Anwara riadatta il leggero velo che le copre i capelli. Dietro di lei, i suoi figli e le sue figlie si sono riuniti per ascoltare la storia della madre. Alcuni si siedono nella cucina adiacente adiacente.
Quando le chiediamo se si sente a suo agio a parlare con una tale assemblea, sorride dolcemente e risponde: “siamo una famiglia”.
KENYA
“Questa bambina poteva morire”, dice Gladys Mwarania. Nella zona rurale della contea di Isiolo, in Kenya, Esther vive con suo marito e i loro 3 figli. Quando Promise, 3 anni, si ammalò, sua madre non poteva permettersi di andare al centro sanitario. “Continuavo a ripetermi, domani mia figlia starà meglio”, dice Esther.
È stata fortunata ad avere Gladys come vicina di casa: Gladys è una volontaria per la salute della comunità, formata non solo per rilevare casi di malnutrizione, diarrea, polmonite e malaria, ma anche per curarli.
ETIOPIA
Il progetto di cui Tesfaye si vanta di più è il giardino dei rifugiati.
“Queste persone vivono in un campo in cui la principale fonte di cibo proviene dalla distribuzione di razioni. Ricevono cereali, zucchero e olio, ma questo non è sufficiente per garantire una dieta sana, nutriente e gustosa. Ecco perché abbiamo sviluppato un progetto di giardinaggio domestico.
È destinato a famiglie con bambini o donne in gravidanza e in fase allattamento colpite da malnutrizione e mira a migliorare il loro stato nutrizionale”, afferma Tesfaye, responsabile dei programmi per la sicurezza alimentare e i mezzi di sussistenza che Azione Contro la Fame porta avanti nella regione di Gambella, in Etiopia.
IRAQ
Saadya Khidhur Qasim è una vedova di 35 anni, madre di sei figli che vive in un campo di sfollati.
Grazie al programma occupazionale di Azione Contro la Fame ha aperto una sartoria all’interno del campo in cui vive. La sua attività, insime al supporto psicologico ricevuto dal nostro staff le hanno consentito di uscire dalla depressione e intessere più relazioni sociali…ha persino rincontrato alcuni abitanti del suo villaggio di origine, che non vedeva da anni, entrati per caso nella sua tenda come clienti!
REPUBBLICA CENTRAFRICANA
In Alindao, nella Repubblica Centrafricana, abbiamo creato uno spazio per mamme e bambini. Si tratta di uno spazio sicuro dove rinsaldare il legame tra madre e figlio attraverso il gioco o il momento del bagnetto.
Il risultato? Giudicatelo dal sorriso di questa madre, il più bello dell’anno!