In 4 anni di guerra, i ripetuti attacchi alle infrastrutture pubbliche hanno sistematicamente impedito alla popolazione yemenita di accedere a acqua potabile, cibo e assistenza sanitaria, contribuendo ad aumentare il rischio di fame, colera e altre malattie trasmissibili. In tutto il paese, 16 milioni di persone hanno estremo bisogno di acqua pulita e servizi igienici di base. Inoltre, 16,4 milioni di persone non hanno accesso ai servizi sanitari, il 50% delle strutture sanitarie sono chiuse e oltre il 70% non dispone di forniture regolari di medicinali essenziali.
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Yemen, la storia di Dalal
Dalal, una donna di 25 anni della città di Hodeida, è una delle nostre pazienti. È sposata e ha due figli – Amgad, 2 anni, e Mohammed, neonato. Solo tre giorni dopo la sua nascita, Mohammed e sua madre hanno contratto il colera e sono stati curati al Diarrhoea Treatment Center (DTC) di Al Thawra a Hodeida, una struttura recentemente trasformata da temporanea a permanente grazie a Azione Contro la Fame. Il conflitto prolungato e il collasso dei servizi di base in Yemen hanno causato un crollo degli standard di vita tra la popolazione. Dalal e la sua famiglia riescono a malapena a sopravvivere, il marito è senza lavoro e la famiglia non ha regolari fonti di reddito. Così non hanno altra scelta che bere l’acqua contaminata della rete pubblica, che non è sempre sicura per l’uomo.
Dalal è arrivata al DTC appena 3 giorni dopo aver partorito Mohammed, con segni di grave disidratazione. La neomamma sembrava letargica, la sua temperatura corporea era al di sotto dei valori normali, era confusa e sotto shock. I medici hanno sospettato fosse infetta da colera e i test di laboratorio lo hanno confermato. È stata quindi immediatamente ricoverata per le cure e messa sotto osservazione, affinché riprendesse conoscenza al più presto. Dalal ha risposto bene al classico trattamento di reidratazione, le sue condizioni sono migliorate gradualmente e ha ripreso conoscenza. Poco dopo anche il piccolo Mohammed, di tre giorni, è stato ricoverato: le sue condizioni erano critiche con segni di shock, una delle complicazioni più gravi della disidratazione.
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Mohammed ha ricevuto cure immediate ed è rimasto sotto stretta sorveglianza. 24 ore dopo, Mohammed è stato trasferito all’unità di terapia intensiva pediatrica per ulteriori trattamenti. Ha risposto bene alle cure e, due settimane dopo, ha potuto tornare a casa con la mamma.
Yemen, l’intervento di Azione Contro la Fame
Dalal e Mohammed sono solo due dei tanti casi di colera a Hodeida: l’anno scorso, lo Yemen è stato colpito dalla peggiore epidemia di colera nella storia moderna, che ha infettato quasi 1 milione di persone. In risposta all’emergenza, Azione Contro la Fame ha fornito acqua potabile attraverso cisterne autotrasportate, addestrato il personale del Ministero della Salute sulla prevenzione del colera, distribuito kit igienici e promosso buone pratiche igieniche. A livello di comunità, abbiamo formato Operatori Sanitari di Comunità che hanno effettuato visite a domicilio che includevano diagnosi e sessioni di sensibilizzazione sull’educazione sanitaria e la prevenzione del colera.