LA SITUAZIONE IN IRAQ
Decenni di sanzioni, conflitti, instabilità politica e disordini sociali hanno gravemente compromesso la capacità di governance dell’Iraq, rendendo il Paese sempre più vulnerabile agli shock esterni. Un tempo considerato il granaio del Medio Oriente, l’Iraq oggi dipende dalle importazioni per oltre il 50% dei suoi prodotti alimentari. Gli effetti delle crisi globali, come la pandemia di Covid-19 e il conflitto in Ucraina, insieme alla svalutazione del dinaro iracheno, hanno colpito duramente il potere d’acquisto delle comunità più vulnerabili, aggravando l’insicurezza alimentare, specialmente nelle regioni meridionali.
A complicare ulteriormente la situazione, si aggiungono i rapidi rientri degli sfollati, le ricorrenti epidemie di colera e l’intensificarsi degli effetti dei cambiamenti climatici, come il calo della produzione agricola e l’abbassamento dei livelli dei fiumi e dei bacini idrici, che minacciano non solo la sicurezza alimentare, ma anche la stabilità complessiva dell’Iraq.
IL NOSTRO INTERVENTO IN IRAQ
Noi di Azione Contro la Fame lavoriamo in Iraq dal 2013 con una serie di interventi per fornire sostegno alle comunità più vulnerabili che vivono nelle aree più critiche del Paese.
- Sosteniamo gli agricoltori nello sviluppo di mezzi di sussistenza sostenibili e resistenti al clima, promuovendo inoltre l’adozione delle migliori pratiche di gestione delle risorse idriche.
- Miglioriamo l’accesso al cibo e ai beni di prima necessità per ridurre il rischio di insicurezza alimentare, anche attraverso la creazione di allevamenti e orti nelle aree più colpite alle crisi climatiche.
- Sosteniamo le comunità e le autorità locali nel rafforzare la capacità di rispondere rapidamente alle epidemie di colera. Forniamo una formazione specifica agli operatori sanitari e distribuiamo kit sanitari di emergenza.