Nel villaggio di Kapkitony, nel nord-est del Kenya, Rosina guida un gruppo di più di venti donne nella lotta contro alla fame, causata dalla siccità che ha colpito il paese.
Non avere abbastanza cibo era una grande fonte di stress per Rosina e tante famiglie come la sua. Per coltivare i campi le donne dipendevano dall’acqua e potevano solamente coltivare pochi tipi di verdure stagionali. Quando la siccità ha colpito la regione, hanno perso tutte le proprie colture.
Grazie ai nostri corsi di formazione, le donne di Kapkitony hanno imparato nuove tecniche agricole e hanno iniziato a coltivare degli orti-giardino. Per ovviare al problema della mancanza di pioggia, abbiamo riabilitato l’unico pozzo della comunità e lo abbiamo alimentato ad energia solare permettendo così alle donne di pompare l’acqua nei loro nuovi orti.
Gli irrigatori bagnano le giovani piantine, mentre le buche nel terreno trattengono l’acqua per le piante più sensibili alla siccità.
Nel villaggio di Kapkitony le madri si supportano l’una con l’altra, sia nel crescere i figli che nella loro nuova attività. Oggi ogni donna ha un proprio orto e l’alimentazione delle proprie famiglie è migliorata significativamente in qualità e varietà.
“Prima mangiavamo solo il cavolo mentre ora abbiamo una grande varietà di verdure” – ci dice Rosina mentre indica fieramente le sue verdure che crescono – “Non c’è più la monotonia di prima. Oggi mangiamo gli spinaci, domani il cavolo nero e il giorno dopo l’amaranto e si vede che la salute dei nostri bambini è migliorata grazie a questa varietà”.
“Abbiamo fagioli, amaranto e altre varietà di piante che resistono alla siccità. Abbiamo usato nuove tecniche che trattengono l’acqua in modo da poterne usare poca. Questo è quello che intendiamo con agricoltura intelligente: il nostro orto resiste alla siccità”.
Questi orti non solo hanno rivoluzionato la vita delle donne, ma tutta la comunità ne trae beneficio:
“Tramite gli orti-giardino abbiamo abbastanza verdure per noi e il resto di ciò che coltiviamo lo vendiamo al mercato e ne guadagniamo dei soldi. Grazie a questi, sono riuscita a mandare i miei sei figli a scuola.” dice Rosina.
Con la sicurezza di avere abbastanza cibo per tutta la famiglia e il suo nuovo business, Rosina e il suo gruppo ora sognano di espandere i propri orti e coltivare un campo più grande.
“Voglio ringraziare Azione Contro la Fame. Se penso a come vivevamo prima e lo confronto ad oggi, sono certa che il nostro futuro sarà luminoso. Le nuove conoscenze hanno davvero cambiato le vite di tutti noi”.