Il gruppo armato che ha rapito sei operatori umanitari nella Nigeria nordorientale lo scorso 18 luglio ha ordinato l’esecuzione di quattro ostaggi.
Ciò porta a cinque il numero delle vittime. Vogliamo esprimere il nostro più profondo cordoglio ai loro cari e agli altri operatori impegnati sul campo.
Lo scorso luglio un dipendente di Azione Contro la Fame, due autisti e tre membri del personale del Ministero della Salute sono stati rapiti mentre fornivano aiuti umanitari a persone estremamente vulnerabili nello stato di Borno. Un primo ostaggio era stato ucciso a fine settembre.
Azione Contro la Fame condanna questi ultimi omicidi nei termini più forti e si rammarica profondamente che le sue richieste di liberazione degli ostaggi a suo tempo avanzate non siano state attuate. Siamo estremamente preoccupati e ribadiamo la richiesta dell’immediata liberazione del nostro membro del personale, Grace, ridotta dai suoi aguzzini a una condizione di schiavitù.
Ogni attacco contro operatori umanitari ha un impatto anche sulla popolazione civile più vulnerabile. Attualmente stiamo fornendo assistenza alimentare a circa 300.000 persone nel nord-est della Nigeria, soggetti che non hanno accesso a mezzi di sussistenza e cibo, e stiamo raggiungendo altre migliaia di persone con servizi sanitari e misure nutrizionali salvavita.
Richiediamo che il pubblico e i media rispettino la dignità delle vittime e la privacy delle loro famiglie non condividendo immagini o video che possono circolare su Internet.
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