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Coronavirus: imprevedibili conseguenze nei Paesi della Mappa della Fame

25 Marzo 2020

L’appello di Azione Contro la Fame: è urgente rafforzare i programmi sanitari nei Paesi della Mappa della Fame, altrimenti le conseguenze saranno imprevedibili.

“Siamo molto preoccupati per quel che potrebbe accadere. Al momento, i Paesi in cui operiamo hanno verificato ancora pochi casi di contaminazione ma, come accaduto anche in Italia, i dati potrebbero impennarsi da un momento all’altro”.

Lo ha dichiarato Simone Garroni, direttore generale di Azione Contro la Fame Italia, organizzazione umanitaria leader internazionale nella lotta alla fame e alla malnutrizione infantile.

“Sebbene non sia ancora possibile stabilire con esattezza quale sia l’impatto del virus sugli individui già malnutriti – prosegue Garroni – possiamo prevedere che, come avviene in presenza delle epidemie di malaria o ebola, le persone colpite in questo caso da COVID-19 diventino più vulnerabili alla malnutrizione. Non solo: la malnutrizione stessa è, evidentemente, un fattore che aumenta il rischio di complicazioni nelle persone affette da Coronavirus. Pertanto, se l’epidemia si espanderà in alcune zone segnate nella nostra “mappa della fame”, c’è il rischio di gravi peggioramenti dello stato nutrizionale, dell’insicurezza alimentare e, in ultima analisi, del tasso di mortalità delle popolazioni colpite”.

Azione Contro la Fame ha preso molto sul serio la minaccia “Coronavirus” e, a livello globale, ha messo in atto una serie di misure utili per prevenire i rischi connessi alla salute e alla sicurezza del suo personale e delle popolazioni che assiste. Nonostante le restrizioni agli spostamenti internazionali messe in atto in moltissimi Paesi, le attività sul campo proseguono senza sosta anche grazie al fatto che lo staff dell’organizzazione, che da oltre 40 anni opera in 45 Paesi, sia rappresentato, per il 92%, da operatori umanitari locali

“Tutti i nostri operatori impegnati sul campo si stanno preparando per rafforzare i programmi di promozione dell’igiene e la distribuzione di kit igienici. Se pensiamo che un’indagine condotta in Pakistan ha dimostrato che nei bambini con meno di 5 anni di età sottoposti a una educazione al corretto lavaggio delle mani l’incidenza della polmonite è inferiore del 50%, capiamo immediatamente l’importanza dell’igiene, tanto più in un momento come questo”.

La distribuzione di maschere e guanti per proteggere il personale sanitario è altra misura essenziale, così come ogni altra precauzione che contribuisca ad evitare il crollo del sistema sanitario locale.

La fame colpisce 820 milioni di persone nel mondo e la malnutrizione è responsabile per quasi la metà dei 5,3 milioni di vite di bambini che, ogni anno, si spengono prima di aver compiuto 5 anni. I numeri già danno la dimensione attuale di questa piaga. Azione Contro la Fame farà tutto il possibile per far si che questi numeri, già inaccettabili, non crescano ulteriormente. 

 

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