Oggi, l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari rappresenta una delle principali emergenze per la popolazione di Gaza. Noi di Azione Contro la Fame abbiamo fornito assistenza salvavita a oltre 120.000 persone attraverso la distribuzione di acqua pulita e l’implementazione di interventi igienico-sanitari fondamentali per prevenire la diffusione di malattie. Azione Contro la Fame è stata una delle poche organizzazioni in grado di raggiungere le persone nel Nord di Gaza dopo la revoca dell’assedio il 27 gennaio.
Un ritorno tra le macerie: le testimonianze di chi torna a casa
Il nostro staff è stato in prima linea nel supporto ai 600.000 sfollati che, dopo il 27 gennaio, hanno fatto ritorno tra le macerie delle loro abitazioni nel nord di Gaza. Metà di loro ha affrontato il viaggio a piedi, impiegando oltre cinque ore, spesso senza acqua né riparo. Tornati alle proprie case distrutte, si sono trovati in condizioni difficili, senza accesso ai beni essenziali e alla ricerca di acqua potabile e strumenti per ripulire ciò che resta delle loro abitazioni.
Farid – il nome è di fantasia per motivi di riservatezza – membro dello staff di Azione Contro la Fame, conosce in prima persona le condizioni in cui migliaia di palestinesi sopravvivono oggi a Gaza, specialmente nel nord:
"Non dimenticherò mai il momento doloroso in cui sono entrato a controllare le condizioni del bagno dove vive una donna incinta con suo marito e il loro bambino. Sono andato a cercare la latrina, ma non ho trovato altro che un piccolo secchio, usato per più scopi"
La crisi idrica nella Striscia di Gaza
Con il massiccio spostamento della popolazione e la distruzione delle infrastrutture idriche, l’acqua potabile scarseggia a Gaza. Gli sfollati, privi di risorse e senza possibilità di acquistare materiali igienici, si trovano in una condizione estrema. Secondo le valutazioni condotte dal nostro personale, solo 5 dei 20 pozzi identificati nel Sud di Gaza risultano parzialmente funzionanti, rendendo il trasporto dell’acqua su camion l’unica soluzione possibile per garantire l’accesso a acqua pulita.
I nostri team hanno distribuito circa 10.000 litri di acqua vicino a Salah ad-Din Street e altri 7.000 litri ad Al Rasheed alle famiglie che si dirigevano verso il nord.
"Quando siamo arrivati con i camion dell'acqua, i loro occhi erano pieni di gratitudine, nonostante il dolore"
Azione Contro la Fame è la più grande organizzazione attiva nel Nord di Gaza e distribuisce fino a 200 metri cubi di acqua al giorno.
L'importanza dell’igiene per la prevenzione delle malattie
Oltre alla distribuzione di acqua, ACF ha distribuito kit di pulizia a famiglie sfollate ospitate in 52 rifugi della Striscia di Gaza. Questi kit includevano strumenti essenziali come cloro, disinfettanti, scope e sacchi per la spazzatura, contribuendo a migliorare le condizioni igieniche nei rifugi.
“C’era un’epidemia di malattie della pelle tra i bambini a causa della scarsa igiene. Grazie agli strumenti distribuiti, siamo riusciti a pulire meglio il rifugio e ridurre la diffusione delle malattie”
Anche la gestione dei rifiuti e la rimozione delle macerie sono fondamentali per ridurre il rischio di epidemie. Azione Contro la Fame è una delle poche organizzazioni che fornisce questo servizio essenziale a Gaza. Inoltre, sono in corso interventi per la costruzione di latrine domestiche, la manutenzione dei servizi igienici e il collegamento dei bagni ai sistemi fognari, migliorando così la sicurezza sanitaria per migliaia di persone.
La crisi umanitaria a Gaza resta urgente e servono ulteriori sforzi per garantire che ogni famiglia abbia accesso a risorse idriche pulite e sicure.
Insieme, possiamo aiutare le famiglie a ricostruire la propria vita.