In Uganda, l’allattamento al seno rappresenta una delle armi più efficaci contro la malnutrizione infantile soprattutto nelle zone rurali dove l’accesso ai servizi sanitari è limitato. Molte madri non ricevono il supporto necessario per nutrire adeguatamente i loro bambini nei primi mesi di vita. Attraverso programmi come MAMI, noi di Azione Contro la Fame lavoriamo per garantire assistenza e formazione alle madri in difficoltà, contribuendo a salvare vite.
Malnutrizione infantile nelle zone rurali dell’Uganda: la storia di Sandra e Faith
Quando Sandra Achiro, una giovane madre di 21 anni, portò la sua bambina Faith al centro sanitario di Nyakadote, era preoccupata per le sue condizioni di salute. Nonostante fosse nata apparentemente sana, Faith aveva iniziato a perdere peso rapidamente: non riusciva a trattenere il latte materno, era fragile, visibilmente sottopeso.
Come molte madri nelle zone rurali dell’Uganda, Sandra si era affidata inizialmente a rimedi tradizionali, ma di fronte al peggioramento della bambina, decise di rivolgersi al centro sanitario più vicino. Qui, i nostri nutrizionisti hanno diagnosticato alla bambina uno stato avanzato di malnutrizione. Dopo due settimane di cure, Faith ha iniziato a riprendersi.
L’importanza dell’allattamento al seno nei contesti vulnerabili
La storia di Sandra rappresenta quella di migliaia di famiglie ugandesi che vivono in condizioni di insicurezza alimentare e hanno un accesso limitato ai servizi sanitari. In Uganda, dove vivono oltre 1,6 milioni di rifugiati – più della metà dei quali sono bambini – il sostegno all’allattamento al seno è fondamentale per combattere la malnutrizione infantile.
In molte aree rurali, la carenza di infrastrutture sanitarie e il mancato accesso a formule o integratori alimentari rendono l’allattamento materno esclusivo ancora più cruciale nei primi mesi di vita.
Nel caso di Sandra, la malattia della bambina aveva causato un’interruzione prolungata dell’allattamento. Una volta dimessa, la madre si è trovata ad affrontare una drastica riduzione della produzione di latte. Grazie al lavoro delle infermiere, è riuscita a riprendere l’allattamento al seno in pochi giorni.
"Dopo essere stata dimessa, mi è stato chiesto di tornare al centro sanitario di Nyakadote per un controllo. La mia bambina stava bene, ma il mio latte non arrivava più. Le infermiere hanno lavorato sodo per aiutarmi a riprendere l'allattamento al seno. All'inizio ero scettica sulle nuove tecniche che mi avevano insegnato. Ma dopo cinque giorni la mia produzione di latte è ricominciata."
Sandra, madre di Faith
Il programma MAMI: un aiuto concreto per le madri e i neonati
Per rispondere a queste sfide, noi di Azione Contro la Fame abbiamo lanciato in Uganda il programma MAMI (Management of At-Risk Mothers and Infants). L’obiettivo è chiaro: salvare vite, ridurre i casi di malnutrizione nei neonati e rafforzare il supporto alle madri vulnerabili.
Ad oggi, oltre 25.000 coppie madre-bambino hanno beneficiato del programma. Il MAMI non si limita a fornire consigli sull’allattamento: offre anche supporto psicologico, formazione e accompagnamento sanitario, per garantire una crescita sana fin dai primi giorni di vita.
In un Paese dove il 57% dei rifugiati è composto da bambini, interventi come questo rappresentano una vera e propria ancora di salvezza.
"Riportare il mio latte non è stato facile, ma con la guida delle infermiere ci sono riuscita. Sono grata per il loro aiuto, hanno salvato la vita del mio bambino".
Sandra
Perché continuare a sostenere i programmi di azione contro la fame
La storia di Sandra è solo una delle tante, ma rappresenta un esempio concreto di come il supporto all’allattamento al seno possa salvare vite in contesti fragili.
In un paese segnato da crisi umanitarie, rifugiati e povertà diffusa come l’Uganda, programmi come MAMI sono fondamentali per costruire un futuro più sano e sostenibile. Continuare a investire in salute materno-infantile significa combattere la malnutrizione alla radice e garantire un futuro libero dalla fame a milioni di bambini.