Chiediamo una protezione immediata dei civili a Gaza, in Libano e in Cisgiordania Firma anche tu →
Guerra Gaza IsraeleGuerra Gaza Israele

Gaza e Cisgiordania: il cessate il fuoco non basta a fermare la crisi

28/11/2025
Il cessate il fuoco non basta. Dopo oltre un anno di bombardamenti, fame e sfollamenti, la situazione è migliore. Ma la crisi è tutt’altro che finita. Anche in Cisgiordania, violenze e attacchi ai civili si intensificano. Noi di Azione Contro la Fame siamo sul campo, ogni giorno, per salvare vite.

Dal 7 ottobre 2023, oltre 67.000 persone sono state uccise a Gaza, di cui più di 20.000 bambini. Circa 1,9 milioni di persone sono sfollate internamente. Più di 192.000 edifici sono stati distrutti o danneggiati, tra cui ospedali, scuole, impianti idrici. Interi quartieri sono rasi al suolo. Il sistema sanitario è al collasso: il 94% degli ospedali è fuori uso.

Nonostante l’accordo di cessate il fuoco annunciato il 10 ottobre 2025, le violenze non si sono fermate: più di 240 persone sono state uccise anche dopo l’accordo, per la maggior parte civili. Gli attacchi e le demolizioni non si sono fermati. I camion carichi di aiuti restano fermi ai confini, mentre la popolazione affronta fame, sete e mancanza di cure, mentre il freddo avanza.

Fame e malnutrizione infantile a Gaza

A Gaza: senz’acqua, cibo e rifugi. L’inverno aggrava tutto

La situazione idrica è drammatica: il 100% della popolazione non ha accesso regolare ad acqua pulita. Solo il 5% dei sistemi idrici funziona parzialmente. Le famiglie sono costrette a bere acqua contaminata o desalinizzata in modo non sicuro.

Azione Contro la Fame distribuisce kit per l’acqua, impianti solari e materiali per l’igiene, ma senza carburante e accesso costante, gli interventi sono fortemente limitati.

L’arrivo dell’inverno peggiora tutto. Milioni di persone vivono in tende, rifugi improvvisati, scuole danneggiate. Servono urgentemente coperte, abiti caldi, materiali di isolamento, scaldini. Ma gli aiuti per l’inverno riescono a entrare solo in quantità estremamente limitate rispetto ai bisogni.

A gaza: il cessate il fuoco non ferma FAME E MALNUTRIZIONE

Il cessate il fuoco non basta nemmeno per fermare fame e malnutrizione: l’accesso di aiuti resta limitato, i mercati sono crollati e l’intero sistema alimentare è stato distrutto.

Le famiglie, quando riescono a mangiare, sopravvivono con un solo pasto al giorno, povero di nutrienti.

A Gaza, il 92% dei bambini tra i 6 e i 23 mesi e le donne incinte e in allattamento non ricevono il fabbisogno nutrizionale minimo e hanno bisogno di supplementi nutrizionali.

Dopo il cessate il fuoco, noi di Azione Contro la Fame abbiamo ampliato gli aiuti nutrizionali, anche in aree più isolate, dove i bisogni sono altissimi. Continuiamo a trattare la malnutrizione nei bambini e nelle donne, e a supportare le cucine comunitarie nella distribuzione di pasti caldi nutrienti.

iN cISGIORDANIA: violenze e sfollamenti

Durante la tregua di Gaza, oltre 2.000 attacchi da parte di coloni israeliani sono stati registrati in Cisgiordania, il numero più alto mai documentato dal 2006. 32.000 persone sono state sfollate da operazioni militari nei campi profughi del nord.

Le violenze avvengono in presenza o con il supporto dell’esercito. Case bruciate, auto incendiate, intere comunità costrette a fuggire. Questo accade nel silenzio generale, mentre il focus mediatico resta su Gaza.

AZIONE CONTRO LA FAME OPERATIVA

Azione Contro la Fame è pienamente operativa a Gaza e in Cisgiordania. Abbiamo pre-posizionato oltre 2.000 pacchi alimentari in Giordania e continuiamo a supportare le comunità con acqua, cibo, cure nutrizionali e supporto psicosociale.

In Cisgiordania, le operazioni militari e gli attacchi dei coloni hanno causato oltre 32.000 sfollati. I nostri team continuano a rispondere alle emergenze nelle aree di Jenin, Tulkarem, Nablus, Ramallah ed Hebron.

Serve un nuovo inizio: la ripresa non può aspettare

La sola sospensione delle ostilità non basta a porre fine a una crisi di questa portate.

Oggi, quasi 42 milioni di tonnellate di macerie ricoprono Gaza – abbastanza da riempire Central Park a New York per otto metri d’altezza – e probabilmente contengono sia ordigni inesplosi sia resti umani.

La distruzione delle infrastrutture agricole, il crollo dei mercati e la malnutrizione diffusa sono strettamente collegati alla distruzione dei sistemi idrici, igienico-sanitari e sanitari. Per questo la ricostruzione deve essere trasversale e integrata: solo unendo sicurezza alimentare, mezzi di sussistenza, acqua, igiene e nutrizione possiamo rimuovere le cause strutturali della fame. Altrimenti, continueremo a sostituire soluzioni durature con aiuti a breve termine.

Le attività di ripresa precoce, come il supporto agli agricoltori locali con sementi, fertilizzanti, attrezzi e la ricostruzione delle infrastrutture danneggiate, sono essenziali per riattivare uno dei settori più vitali di Gaza.

Anche se il livello di devastazione è senza precedenti, la ricostruzione non è nuova. In oltre 20 anni di presenza a Gaza, noi di Azione Contro la Fame abbiamo vissuto altri cicli di distruzione e ricostruzione. Oggi dobbiamo imparare da quegli esempi, dai successi e dagli errori, per fare in modo che questo ciclo si chiuda una volta per tutte.

La ripresa deve essere guidata e gestita dai palestinesi stessi, con il sostegno delle organizzazioni umanitarie che operano sul campo – come Azione Contro la Fame – per colmare i vuoti e rafforzare le risposte locali.

Ogni donazione contribuisce a ricostruire scuole, ospedali, sistemi idrici, campi agricoli. Gaza ha bisogno di un nuovo inizio.

..
..

la lotta alla fame comincia qui! ✉️

Iscriviti alla newsletter per ricevere ogni settimana storie, approfondimenti e notizie sui nostri progetti in Italia e nel Mondo: informarsi è il primo importante passo per riuscire a sconfiggere la fame, insieme!

"*" indica i campi obbligatori

Nome completo*
Hidden
Informazioni da fornire, ex art. 13, GDPR
Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.
Il 90% delle donazioni
vanno ai programmi
sul campo

resta umano - hope for gaza

domenica 30 novembre – dalle 12:30
c/o Mensa Università Cattolica di Milano

Un pranzo d’autore dove la cucina incontra la musica, l’arte e la poesia per trasformare un gesto quotidiano in un segno di solidarietà. 

COMPILA PER SCARICARE IL WEBINAR

"*" indica i campi obbligatori

Nome e cognome*
Informazioni da fornire, ex art. 13, GDPR
COMPILA PER SCARICARE IL WEBINAR

"*" indica i campi obbligatori

Nome e cognome*
Informazioni da fornire, ex art. 13, GDPR
COMPILA PER SCARICARE IL WEBINAR

"*" indica i campi obbligatori

Nome e cognome*
Informazioni da fornire, ex art. 13, GDPR
COMPILA PER SCARICARE IL WEBINAR

"*" indica i campi obbligatori

Nome e cognome*
Informazioni da fornire, ex art. 13, GDPR
COMPILA PER SCARICARE IL WEBINAR

"*" indica i campi obbligatori

Nome e cognome*
Informazioni da fornire, ex art. 13, GDPR
COMPILA PER SCARICARE IL WEBINAR

"*" indica i campi obbligatori

Nome e cognome*
Informazioni da fornire, ex art. 13, GDPR
COMPILA PER SCARICARE IL WEBINAR

"*" indica i campi obbligatori

Nome e cognome*
Informazioni da fornire, ex art. 13, GDPR
Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.
COMPILA PER SCARICARE IL WEBINAR

"*" indica i campi obbligatori

Nome e cognome*
Informazioni da fornire, ex art. 13, GDPR
Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.