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Le “mamme del porridge” nel nordest della Nigeria

7 Febbraio 2017

Il programma “mamme del porridge” di Azione Contro la Fame a Maiduguri, nella regione del Borno, offre educazione alimentare e supporto a mamme e donne incinta per migliorare la nutrizione e la salute dei loro figli.

HANNATU

Hannatu Zakarya, 25, è madre di tre bambini — compreso un bebè dal sorriso enorme. Nel 2011 è dovuta scappare dal suo villaggio con i figli e insieme hanno camminato per 30km prima di raggiungere un luogo sicuro. Hannatu spiega che il progetto “mamme del porridge” [una zuppa d’avena molto densa] le ha permesso di avere una colazione sostanziosa tutti i giorni, permettendole di produrre più latte materno per il suo figlio più piccolo. Ha potuto anche apprezzare gli altri benefici del progetto, vedendo i bambini della comunità più forti e più sani. Nonostante sia molto contenta di far parte del gruppo, desidera tornare a casa: “La mia famiglia non potrà mai essere veramente felice in un luogo che non è casa sua.”

LYDIA

Lydia John, 33, ha due figli di 14 e un anno, e prima di arrivare a Maiguduri era scappata in Camerun, per mettersi in salvo dai militanti di Boko Haram che erano arrivati nel suo villaggio, a Goza. 

Dopo a aver ricevuto un training dallo staff di Azione Contro la Fame, è diventata tesoriere del gruppo “mamme del porridge”. Per Lydia il gruppo non ha solo contribuito a migliorare l’alimentazione dei bambini ma ha anche creato uno spazio dove condividere le proprie esperienze e farsi coraggio a vicenda.

HAUWA

Hauwa Bitous ha appena 20 anni e come Lydia si è rifugiata in Camerun per scappare dal conflitto nella zona di Goza, prima di riunirsi con la famiglia a Maiduguri, nel Borno (nel nordest della Nigeria). Ora si occupa di un bambino di tre anni, i cui genitori sono rimasti in Camerun, dove ci sono più possibilità di contrarre malattie e quindi meno possibilità di badare al bambino.

Grazie al progetto “mamme del porridge”, Hauwa ha visto il piccolo, che era soggetto a frequenti rash, guarire e fortificarsi. La sua ricetta preferita è il porridge di patate e ha suggerito ad Azione Contro la Fame di migliorare il progetto aggiungendo più varietà di ricette nella rotazione del gruppo.  

Foto: Guy Calaf

KALTUM

Il villaggio di Kaltum è stato attaccato durante la stagione delle piogge, quando le strade sono allagate e limitano le possibilità di fuga. Si è nascosta per giorni in un cespuglio, senza cibo né acqua, prima di cercare aiuto in un villaggio vicino e riunirsi infine con la sua famiglia a  Maiduguri. Racconta che all’inizio le condizioni del campo per sfollati erano molto difficili, ma grazie all’assistenza di Azione Contro la Fame la situazione per lei e la sua famiglia è migliorata. Secondo Kaltum il nostro team è stato di importanza inestimabile per la sua partecipazione nel progetto, assicurandosi che ciascun membro del gruppo si assumesse le proprie possibilità e che venissero informati su cosa comprare al mercato e quando era possibile fare uso dei voucher e delle carte forniti da Azione Contro la Fame. E aggiunge che i bambini del campo sono molto più felici da quando il progetto “mamme del porridge” ha avuto inizio. 

RUKAIYA

Tre dei quattro figli di Rukaiya sono stati rapiti da Boko Haram due anni fa. Devastata, è fuggita portando con sé il suo figlio più piccolo, prima in Niger e poi a Maiduguri. Non è riuscita ad ottenere informazioni su dove si trovino i suoi figli ma crede fermamente che un giorno si ritroveranno. 

Con il progetto “mamme del porridge”, Rukaiya ha assunto un ruolo di responsabilità, e dice che non potrebbe esserci un contrasto più grande tra la vita in fuga da Boko Haram e la vita a Maiduguri, dove i bambini sorridono felici davanti al loro pasto. Prima di trovare rifugio nel campo, i bambini dovevano mendicare per il cibo.

Il team di Azione Contro la Fame a Maiduguri si impegna a costruire una rete di sicurezza per madri come Hannatu, Lydia, Huawa, Kaltum e Rukaiya, e a dargli un senso di comunità e supporto, oltre che a fornire cibo ai loro bambini. 

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