Con un territorio all’80% controllato da gruppi armati e 12 su 16 province messe a ferro e fuoco dal conflitto, la Repubblica Centrafricana è un Paese lacerato, che lotta contro rischi e tragedie ogni giorno.
Nel Paese, una persona su cinque è sfollata e una su due è denutrita. Questo triste elenco continua, perché oggi la Repubblica Centrafricana è all’ultimo posto del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite e l’ultimo Paese al mondo per l’Indice di sviluppo umano (HDI).
Resa estremamente vulnerabile dai ripetuti conflitti, più della metà della popolazione – 2.4 milioni di persone – dipende dagli aiuti umanitari. La Repubblica Centrafricana è anche classificata come il Paese con il maggior numero di incidenti contro le ONG, con 232 incidenti segnalati dall’inizio del 2017.
Ogni cifra si aggiunge alla precedente per sopraffare un po’ di più questo territorio devastato: la Repubblica Centrafricana è diventata una crisi dimenticata, difficile da affrontare.
LA NOSTRA RISPOSTA DI EMERGENZA
Azione Contro la Fame è presente nella Repubblica Centrafricana dal 2006. A Bangui, la capitale, curiamo la malnutrizione in 17 ambulatori nutrizionali in città e nella sua periferia e in tre ospedali: il centro pediatrico di Bangui, l’ospedale HMED Bimbo e l’ospedale St. Joseph.
Al Pediatric Center of Bangui (CPB), l’obiettivo è aumentare il tasso di allattamento esclusivo al seno (la cui pratica aiuta a combattere la malnutrizione), invogliare i bambini inappetenti ad assumere il cibo terapeutico pronto all’uso, ma anche ridurre i tassi di HIV. Il centro ospita ancora almeno 200 bambini – un sovraccarico significativo rispetto al numero di posti disponibili – poiché non ci sono altri centri nelle vicinanze.
RAFFORZARE IL LEGAME MAMMA-BAMBINO DURANTE IL BAGNETTO
In questo spazio dove i piccoli corpi dei bambini combattono ogni giorno contro la malnutrizione, la malaria e l’HIV, e le madri – esauste e ansiose – si assentano dalle loro case per stargli vicino, Azione Contro la Fame ha messo in atto un programma speciale per rafforzare il legame tra madre e figlio.
Le madri sono invitate a riscaldare l’acqua e riempire le bacinelle dove fanno il bagno al loro bambino. Lavano i loro corpicini spesso emaciati e dopo li massaggiano con la crema, seguendo i consigli forniti dal nostro team. All’inizio piuttosto riluttanti, i bambini si calmano con le carezze della madre e il legame tra i due i rafforza.
Questa stimolazione tattile offre un momento di complicità in cui il bambino diventa lentamente consapevole del proprio corpo. Il genitore e il bambino sono soddisfatti da questo contatto privilegiato – un momento sospeso al di fuori del ciclo di violenza e di una vita quotidiana estremamente difficile.
Questi programmi sono condotti due volte a settimana e contribuiscono alla consapevolezza dell’importanza dei servizi igienico-sanitari per la salute, ma anche alla stimolazione del corpo del bambino per aiutarlo nel suo recupero, e a raffrorzare il legame tra madri e figli, la cui influenza sul trattamento della malnutrizione è estremamente positiva.