Come ogni 8 marzo, celebriamo la Giornata mondiale dei diritti delle donne. Quest’anno, le Nazioni Unite onorano gli attivisti rurali e urbani che stanno trasformando la vita delle donne. In tutto il mondo, le donne costituiscono il 43% della forza lavoro agricola. Eppure troppo spesso i diritti non vanno di pari passo con l’occupazione, l’accesso alle risorse, alle proprietà, alla sicurezza … Anche se le donne sono spesso in prima linea nell’acquisire risorse domestiche e nel prendersi cura dei loro figli, a loro sono negati i mezzi per trasformare le loro vite e migliorare quelle dei loro cari.
Nei nostri programmi di sicurezza alimentare e di sostentamento, ci impegniamo a responsabilizzare le donne a cambiare le cose e combattere la malnutrizione. Supporto monetario, sostegno allo sviluppo di piccole imprese o progetti di giardinaggio: queste attività sono finalizzate a consentire alle donne di vivere con dignità, in piena indipendenza, su un piano di parità con i loro mariti.
Lo vediamo ogni giorno: le donne che possono realizzare pienamente se stesse hanno un impatto positivo sulla società. Quando le donne partecipano alla gestione e alle decisioni importanti della famiglia, migliorano lo stato di salute e nutrizionale dei loro bambini. Da un lato aumentano i redditi delle famiglie, dall’altro una partecipazione più attiva delle donne si traduce in un aumento delle spese per la diversificazione alimentare, che consente di prevenire la malnutrizione, e una consultazione più regolare dei servizi sanitari, che consentono la gestione della malattia.
In Sierra Leone, il nostro progetto di microcredito mira a formare le donne per la creazione e la gestione di piccole imprese, in particolare in settori sensibili alla nutrizione come l’agricoltura o il commercio alimentare. Per 2 anni, i nostri team hanno accompagnato 2.026 donne.
Esther, Taimbay, Fatmata, Adama sono state tutte identificate come appartenenti a famiglie vulnerabili, raccontano qui come creare i propri progetti abbia permesso loro di migliorare il loro benessere e quello della loro famiglia.
Taimbay
“Prima vendevo prodotti cosmetici, ma dopo aver avuto la possibilità di frequentare un corso di formazione aziendale, il mio gruppo ha deciso di vendere prodotti alimentari. Questa attività ora porta più reddito alle nostre famiglie. Questi prodotti si vendono molto velocemente perché sono richiesti da tutti e generano più profitti rispetto ai cosmetici, che vengono acquistati solo da una certa categoria di persone. Nel mio vecchio lavoro, c’erano guorni che passavano senza vendere nulla e non c’erano soldi per comprare cibo. A volte eravamo affamati. Oggi, anche nei giorni peggiori per le vendite, abbiamo comunque facilemente accesso al cibo, che possiamo usare per preparare un pasto.”
Fatmata
“Non ho capito perché ma la mia prima attività nel commercio del pesce è crollata. Ho incolpato le streghe che lanciano cattivi incantesimi fino a quando non ho frequentato le lezioni del corso di gestione aziendale. Mi sono resa conto che la mia azienda è fallita perché non avevo le competenze per gestirla correttamente. Ad esempio, non sapevo come conservare il pesce o come tenere traccia delle mie spese. A quel tempo ero così ansiosa e difficilmente potevo dar da mangiare ai miei figli, così dovevo chiedere ai familiari di aiutarmi a prendermi cura di loro. Ora, ho riavviato la mia attività di pesca con nuove competenze e so che questa volta riuscirò a farla decollare.”
Adama
“Con il sostegno di Azione Contro la Fame, sono orgogliosa di possedere un’azienda con cui ora posso supportare la mia famiglia. Ha portato tanta gioia nelle nostre vite e un grande sollievo alla mia famiglia.”