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Un’ondata di gelo in Libano mette a rischio migliaia di rifugiati siriani

15 Gennaio 2019
  • Lo scorso 6 gennaio la tempesta Norma ha iniziato a far sentire i suoi effetti in tutto il Paese, con forti piogge e venti e temperature più basse in tutto il Libano. Alcune regioni sono state colpite da alluvioni, erosioni e abbondanti nevicate.
  • Le previsioni indicano che si sta avvicinando un’altra ondata di freddo, più grave di Norma, con un forte calo di temperature e neve e venti più forti.
  • Nella valle della Bekaa, dove risiedono più di 340.000[1] rifugiati siriani, le forti piogge hanno causato numerose inondazioni, mentre la neve rende difficile l’accesso alle strade nelle zone più isolate.

“I nostri team sono sul campo per rispondere all’impatto di vento, pioggia e neve sulla popolazione, specialmente nei campi informali in cui si sono stabiliti migliaia di rifugiati siriani,” afferma Beatriz Navarro, Direttrice Paese di Azione contro la Fame in Libano. “Ad oggi, 151 insediamenti informali in tutto il Paese sono stati fortemente colpiti, soprattutto per quanto riguarda le condizioni di accoglienza”.

“Abbiamo già avviato un sistema di drenaggio in alcuni punti critici mediante pompe per l’acqua, oltre a distribuire coperte, materassi e kit igienici, per quanto consentito dalle condizioni meteorologiche”, continua Navarro.

PREVISIONI

Nel peggiore scenario previsto per la prossima tempesta, si stima che tra il 3 e il 5% delle tende in cui vive la popolazione di rifugiati potrebbero crollare a causa dell’accumulo di neve.

Le temperature estreme e la mancanza di accesso ai siti colpiti durante la prossima tempesta saranno un vero problema ad Aarsal, dove vivono 50.000 rifugiati siriani. La maggior parte di loro vive in campi informali, in condizioni molto precarie,” afferma Beatriz Navarro. “Stiamo anticipando la distribuzione di cisterne d’acqua e kit di drenaggio, prima che i serbatoi o le tubature dell’acqua si ghiaccino. Inoltre, forniremo teloni di plastica per coprire le strutture colpite dal vento.”

Allo stesso tempo, i team di Azione contro la Fame stanno portando avanti interventi per facilitare l’accesso a zone più isolate e difficili da raggiungere a causa di ghiaccio e neve. Agli ingressi degli insediamenti informali sono state distribuite più di venti tonnellate di sale e continua la risposta rapida ai problemi previsti per la tempesta che inizierà nelle prossime ore: pulizia delle strade, distribuzione di materiale di drenaggio e rimozione della neve, distribuzione di carburante, coperte e vestiti caldi. 

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