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5 punti per inquadrare la situazione umanitaria in Siria

13 Marzo 2018
  • Il 2017 è stato un anno record di sfollamento: 2,8 milioni di persone (7.665 ogni giorno) hanno lasciato la loro casa in fuga dalle violenze. Ma, intrappolate dall’inasprimento della situazione nei Paesi limitrofi, molte famiglie non sono riuscite a lasciare la Siria e sono fuggite per la seconda, terza o quarta volta in pochi anni. In questo momento ci sono 1 milione di siriani sfollati all’interno del Paese;
  • Gli sfollati – metà dei quali sono bambini – non solo si lasciano alle spalle casa, scuola e mezzi di sussistenza, spesso con un forte stress post-traumatico, ma negli ultimi due anni sono aumentati gli episodi di lavoro minorile, matrimoni forzati e violenza di genere;
  • Nel 2017 il numero di persone in zone di difficile accesso agli aiuti umanitari è stato ridotto grazie alla “pacificazione” di alcune aree nel sud e nell’est del Paese, passando da 4,5 a quasi 3 milioni di persone. Tuttavia, 410mila persone vivono ancora in dieci luoghi assediati da diverse fazioni del conflitto, tra cui Ghouta orientale, Yarmouk, Fouae Kefraya. Quando non vengono bombardati, l’iperinflazione o la carenza di prodotti di base mettono seriamente in pericolo la sicurezza nutrizionale della popolazione;
  • Dei 5 milioni di rifugiati nei Paesi confinanti – 3,6 milioni in Turchia, 1 milione in Libano, 658mila in Giordania, 247mila in Iraq e 127mila in Egitto, secondo i dati ufficiali – l’80 per cento vive in povertà. La qualità dell’asilo è stata ridotta, nonostante gli sforzi di organizzazioni umanitarie come Azione Contro la Fame per coprire i bisogni di base, e le loro possibilità di guadagnarsi da vivere sono ancora molto limitate dal loro status legale, dal momento che non possono lavorare o muoversi liberamente;
  • L’apparente de-escalation della violenza in alcune aree del Paese sta spingendo il ritorno forzato della popolazione. Il rapporto Dangerous ground, presentato a febbraio da Azione Contro la Fame, Save the Children e il Norwegian refugee council (Nrc) tra le altre organizzazioni, mostra che il numero di siriani che hanno fatto ritorno in patria è salito da 560mila a 721mila, ma per ogni rimpatriato ci sono stati altri tre nuovi sfollati a causa della guerra. L’Onu prevede che nel 2018 saranno sfollati un altro milione e mezzo di siriani.
 
 

 

 

 

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