Chiediamo una protezione immediata dei civili a Gaza, in Libano e in Cisgiordania Firma anche tu →
Afghanistan: la popolazione non sia punita dalle vicende politicheAfghanistan: la popolazione non sia punita dalle vicende politiche

Afghanistan: la popolazione non sia punita dalle vicende politiche

10 Settembre 2021

In Afghanistan, l’attuale crisi umanitaria e politica sta determinando l’aumento dei prezzi del cibo: gli alimenti necessari non sono, oggi, alla portata di tutti; un terzo della popolazione già affronta livelli critici di insicurezza alimentare. Azione contro la Fame esorta, pertanto, la comunità internazionale a intensificare e a sostenere immediatamente la risposta umanitaria, per facilitare la consegna sicura degli aiuti umanitari e garantire che i servizi essenziali possano essere mantenuti. I civili afghani hanno bisogno di sostegno, senza indugio, e non devono diventare le vittime delle attuali vicende politiche. 

La presa di Kabul da parte dei Talebani il 15 agosto ha causato un brusco arresto della maggior parte del sostegno internazionale in termini di aiuti umanitari, in un Paese altamente dipendente dall’assistenza straniera. Le preoccupazioni sono legate al modo in cui le sanzioni internazionali contro i Talebani influiranno sulla fornitura di assistenza umanitaria salvavita. Le catene di approvvigionamento e il sistema bancario internazionale sono stati interrotti, causando la sospensione dei trasferimenti di denaro e limitando gravemente la disponibilità di contanti. Rimane, infine, difficile per i dipendenti internazionali entrare nel Paese e garantire, in Afghanistan, l’importazione delle forniture essenziali. Ciò potrebbe presto rallentare drasticamente la capacità di Azione contro la Fame di fornire sostegno alle persone in difficoltà.

“Oggi, in Afghanistan, i bisogni umanitari stanno crescendo ma la fornitura di assistenza vitale a milioni di afghani comuni è stata ostacolata dalle vicende politiche e dall’esitazione della comunità internazionale a coordinarsi con le nuove autorità. Le vittime di queste sanzioni saranno 38 milioni di civili afghani, non i Talebani. Tassi di malnutrizione cronica pari al 30% sono considerati un’emergenza e, in genere, scatenano una risposta congiunta della comunità internazionale. In questo momento, vediamo che più del 45% dei bambini sono malnutriti nella provincia di Ghor, dove lavoriamo da anni. Il finanziamento del sistema sanitario pubblico è stato sospeso, spingendolo sull’orlo del collasso. Il sostegno ai servizi sanitari e nutrizionali essenziali è fondamentale per aiutare il popolo afgano”.

Mike Bonke - direttore nazionale di Azione contro la Fame in Afghanistan

Nella provincia di Helmand, Azione contro la Fame ha ripreso il suo lavoro all’interno dell’unità di alimentazione terapeutica dell’ospedale di Lashkar Gah: nelle prime 24 ore, dieci bambini sono stati ammessi e ricoverati per malnutrizione acuta grave.

Abbiamo previsto il rischio di una carenza di forniture fondamentali e abbiamo accumulato le nostre scorte, in particolare di medicinali, per permettere alle attività di continuare per alcuni mesi, ma a un certo punto si esauriranno”, ha aggiunto Bonke.

Mike Bonke - direttore nazionale di Azione contro la Fame in Afghanistan

Nella provincia di Helmand, Azione contro la Fame ha ripreso il suo lavoro all’interno dell’unità di alimentazione terapeutica dell’ospedale di Lashkar Gah: nelle prime 24 ore, dieci bambini sono stati ammessi e ricoverati per malnutrizione acuta grave. “Abbiamo previsto il rischio di una carenza di forniture fondamentali e abbiamo accumulato le nostre scorte, in particolare di medicinali, per permettere alle attività di continuare per alcuni mesi, ma a un certo punto si esauriranno”, ha aggiunto Bonke. 

Quasi la metà dei 38 milioni di abitanti dell’Afghanistan – tra cui quasi 10 milioni di bambini – ha bisogno di assistenza umanitaria urgente. Prima della crisi attuale, 3,1 milioni di bambini in tutto il Paese soffrivano di malnutrizione, una condizione pericolosa ma prevenibile e curabile. Le limitate opportunità di lavoro e l’aumento dei prezzi del cibo ci dicono, oggi, che milioni di famiglie afgane non sanno quando e dove arriverà il prossimo pasto. L’assistenza umanitaria è vitale e non può essere fornita senza un ambiente sicuro in cui gli operatori umanitari e le organizzazioni possano intervenire senza paura delle sanzioni internazionali. Pertanto, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU deve concedere un’esenzione per le attività che servono esclusivamente a scopi umanitari, compresa la fornitura di assistenza medica. La comunità internazionale non deve abbandonare il popolo afgano. Esortiamo i leader mondiali a inviare un messaggio chiaro – insieme agli aiuti salvavita – per dimostrare che le vite delle donne, degli uomini e dei bambini dell’Afghanistan contano.

Aiutaci a salvare migliaia di vite

RIMANI INFORMATO​

Ricevi le storie, gli approfondimenti e le notizie sui progetti dal campo e le iniziative contro la fame.

"*" indica i campi obbligatori

Nome completo*
Hidden
Informazioni da fornire, ex art. 13, GDPR
Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.
Il 90% delle donazioni
vanno ai programmi
sul campo
COMPILA PER SCARICARE IL WEBINAR

"*" indica i campi obbligatori

Nome e cognome*
Informazioni da fornire, ex art. 13, GDPR
emergenza gaza, libano, cisgiordania

emergenza gaza e libano

Stiamo intensificando gli sforzi per assicurare cibo e acqua.