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Contro la chiusura dell’aeroporto di Sana’a

9 Agosto 2017
Le ONG in Yemen stanno invitando tutti gli attori ad abolire le restrizioni sullo spazio aereo e permettere la riapertura dell’aeroporto principale del paese, Sana’a International, chiuso un anno fa.
 

La decisione di chiudere l’aeroporto di San’a ha avuto un impatto durissimo sulla vita dei yemeniti.

Il Ministero della Sanità stima che 10.000 yemeniti siano morti a causa di condizioni di salute critiche, per le quali cercavano un trattamento medico internazionale, ma non hanno pouto riceverlo per la chiusura dell’aeroporto. Sebbene difficile da verificare in modo indipendente, questa stima è approssimativamente equivalente al numero di persone che sono morte come risultato diretto dei combattimenti e rappresenta le vittime nascoste del conflitto in Yemen.

A causa della violenza inesorabile, la quantità di persone che richiedono assistenza sanitaria all’estero è aumentata in maniera esponenziale: circa 20.000 yemeniti negli ultimi 24 mesi (OCHA). Ora i cittadini in attesa di un trattamento medico critico all’estero devono trovare percorsi alternativi per lasciare il Paese, che includono spesso 10-20 ore di auto per arrivare ad altri aeroporti, attraverso aree in cui si svolgono i combattimenti.

Questa situazione viola la libertà di movimento della popolazione, un diritto umano salvaguardato dall’articolo 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Le persone dello Yemen si trovano in una situazione molto restrittiva per richiedere assistenza medica, studiare, condurre affari o visitare parenti all’estero.

La chiusura dell’aeroporto internazionale principale dello Yemen influisce negativamente anche sulla velocità con cui le organizzazioni umanitarie possono offrire forniture commerciali e aiuti umanitari indispensabili ai circa 20 milioni di yemeniti che ne hanno bisogno. Quasi tutte le organizzazioni umanitarie sono costrette a contare sul servizio aereo umanitario dell’ONU per viaggiare dentro e fuori dal Paese.

L’attuale epidemia di colera e le condizioni di pre-carestia in molte parti dello Yemen aggravano ulteriormente la situazione. L’importanza di consegnare aiuti umanitari senza ostacoli non può essere sottolineata abbastanza.

Tutti i canali del movimento interno e internazionale dovrebbero quindi essere riaperti immediatamente.

 
Firmato da:
ACTED, Azione contro la Fame, ADRA, CARE International, Danish Refugee Council, Human Appeal, International Rescue Committee, Islamic Help UK, Medicins du Monde, Mercy Corps, Norwegian Refugee Council, SaferWorld, War Child UK, World Relief Germany, ZOA. 

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