L’analisi dei movimenti delle greggi può salvare migliaia di vite nella regione del Sahel. La raccolta e il trattamento di simili dati è già garantito da organizzazioni come Azione contro la Fame (vedi http://sigsahel.info/), “ora ai responsabili politici e alla comunità umanitaria non rimane che usare queste informazioni nei loro processi decisionali. L’obiettivo è quello di attuare misure preventive, per evitare di dover implementare interventi di emergenza quando è troppo tardi,” spiega Didier Verges, Responsabile per la resilienza delle comunità e prevenzione dei disastri di Azione contro la Fame.
SIG SAHEL: telerilevamento e siti sentinella
Sig Sahel è un sistema informativo che combina diversi tipi di dati:
- Immagini satellitari, ottenute in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea e l’istituto belga VITO, che mostrano la produzione di foraggi e le acque di superficie. Questi dati sono analizzati comparandoli alla media degli ultimi 17 anni (da quando abbiamo dati registrati), per determinare i livelli di vulnerabilità della zona studiata. Questo permette di generare bollettini di informazione da destinare ai decision-maker, siano privati o pubblici, e lanciare in tempo un allarme se si notano deficit in determinate zone, contribuendo a ri-orientare i movimenti dei pastori verso zone migliori per il pascolo.
- Dati forniti direttamente dai pastori tramite siti sentinella. Ogni 10 giorni, via sms o Smartphone, si mandano tra le 5 e 10 domande. Le risposte a queste domande vengono processate da un server e le conclusioni restituite ai partecipanti. Le domande sono, per esempio, che capacità di carico hanno i foraggi, in che stato sono i punti d’acqua in una determinata zona, il prezzo di un sacco di miglio o di una pecora nel mercato locale o se si sono percepiti conflitti tra i pastori nomadi e le popolazioni sedentarie agricole.
“Si tratta di semplici questionari, disponibili in forma scritta (via SMS) e orale (con la voce di un venditore), ma le cui risposte sono preziosissime per la sicurezza alimentare di milioni di persone e per anticipare e prevenire una crisi,” spiega da Dakar Alexander Merkovic-Orenstein, Consigliere SIG e Sistemi di monitoraggio regionale di Azione contro la fame.
Pascoli mancanti in Niger
SIG Sahel ha già rilevato una preoccupante mancanza di pascoli in Niger. Il rapporto, preparato con i dati provenienti da 22 siti sentinella nel Paese e in coordinamento con Veterinari Senza Frontiere e l’Ufficio per lo Sviluppo pastorale del governo del Niger rivela che la situazione, nonostante l’insorgenza precoce delle piogge, è particolarmente preoccupante nel Sud del Paese, in cui si è già iniziato a osservare un commercio sfavorevole per i pastori (costretti a svendere i loro animali per comprare il cibo, che durante la stagione della fame aumenta di prezzo). Azione contro la Fame è già pronta a distribuire foraggi per alleviare questa situazione.
Passi successivi: agire sulla base di prove
Le analisi basate sui dati ottenuti con SIG mostrano che si può combattere la fame in Sahel a tre diversi livelli:
- I pastori possono contare su informazioni di prima mano per sapere quali sono i movimenti migliori per il loro bestiame
- Basandosi su dati evidenti, i governi possono mettere in moto politiche e misure preventive per alleviare questa situazione
- La comunità umanitaria può anticipare e prevenire potenziali crisi
Infine, “Ad Azione contro la Fame abbiamo appena migliorato il sistema con un nuovo algoritmo che permette di profilare le acque di superficie in determinate zone,” spiega Merkovic-Orenstein.