Un mondo senza fame non solo è possibile, ma è un traguardo che dobbiamo raggiungere tutti insieme: è questo il messaggio che i giovani partecipanti alla Corsa contro la Fame hanno voluto lanciare. L’iniziativa di Azione contro la Fame, nata in Francia nel 1997 e completamente pensata per i ragazzi, si distingue da altre iniziative di raccolta fondi perché chiede un coinvolgimento diretto degli alunni delle scuole, che vengono chiamati a sentirsi parte della soluzione.
Dopo l’iscrizione, per i ragazzi di ogni scuola è stato pensato un percorso di formazione con un rappresentante di Azione contro la Fame, con l’obiettivo di sensibilizzare gli alunni sulle cause della fame nel mondo e sulle soluzioni che ACF propone. Attraverso gli incontri, i ragazzi sono stati motivati, e per il giorno della Corsa hanno chiesto ad amici e parenti di sponsorizzare la loro prestazione sportiva con una promessa di dono per ogni chilometro percorso, segnato su un apposito “passaporto”.
“La risposta dei ragazzi ci riempie di orgoglio – dice Simone Garroni, Direttore di Azione contro la Fame Italia – perché sentono di poter fare davvero la differenza con un giro in più di corsa. Non si tratta semplicemente di donare ma di correre insieme verso un traguardo, quello della fine della fame nel mondo”. Nel corso degli incontri di sensibilizzazione agli alunni è stato proiettato un video in cui si spiegavano i progetti di ACF ad Haiti, il più povero e meno sviluppato dell’America, dove il 24% della popolazione vive con meno di 1 dollaro al giorno.
“Ho avuto modo di vedere in prima persona l’impatto dei nostri progetti ad Haiti, e davvero fanno la differenza – conclude Simone Garroni – I ragazzi sono stati molto colpiti dal nostro lavoro e ci hanno fatto moltissime domande a riguardo. Iniziative come la Corsa sono importanti anche per questa ragione: far capire alle nuove generazioni che possono davvero fare la differenza, anche abitando dalla parte opposta del mondo”.