Mentre il conflitto in Libano continua a devastare abitazioni e infrastrutture vitali, la crisi umanitaria si aggrava di giorno in giorno. Oltre 494mila persone si trovano oggi senza acqua pulita. Noi di Azione contro la Fame, presenti in Libano dal 2006, siamo attivi sul campo per portare sostegno alla popolazione. La situazione, però, richiede un intervento immediato.
Aumentano i casi di malattie infettive, compreso il colera
Senza acqua pulita le condizioni sanitarie nel Paese peggiorano rapidamente. Nei rifugi sovraffollati, in cui vivono 191.500 sfollati, si registrano aumenti dei casi di scabbia e pidocchi.
In particolare, il Ministero della Salute ha confermato casi di colera. Questa malattia si propaga attraverso l’acqua contaminata, in un contesto già precario. Con il rischio imminente di una diffusione catastrofica.
Il nostro impegno per portare acqua e assistenza sanitaria
Dall’inizio dell’attuale crisi nell’ottobre 2023, abbiamo esteso le nostre operazioni umanitarie. Oggi siamo attivi in sei degli otto governatorati del Libano, come Beirut, Mount Lebanon e Nabatiyeh. I nostri team, nonostante gli ostacoli legati all’escalation del conflitto, distribuiscono acqua pulita, kit igienici e pasti caldi a migliaia di persone. Finora abbiamo consegnato oltre 2,4 milioni di litri di acqua potabile. Solo a settembre e ottobre 2024, abbiamo distribuito 32.500 aiuti alimentari, tra cui pasti caldi, pacchi alimentari e kit di cibo pronto all’uso. Abbiamo anche installato 50 impianti di servizi igienico-sanitari tra cui latrine e docce in rifugi collettivi e implementato misure preventive per arginare la diffusione di malattie legate all’acqua.
I nostri operatori stanno facendo tutto il possibile per fornire anche assistenza sanitaria e nutrizionale di emergenza. Però, senza un supporto internazionale più forte, le nostre capacità sono a rischio. Se vuoi, puoi scoprire di più sul nostro lavoro in Libano e su come sostenerci.
Un appello urgente alla comunità internazionale
Noi di Azione Contro la Fame chiediamo un cessate il fuoco immediato e un accesso umanitario senza ostacoli alle aree più colpite, per proteggere i più vulnerabili e fermare la diffusione di malattie.
Abbiamo bisogno di risorse urgenti per garantire l’acqua, il cibo e l’assistenza sanitaria necessari a coloro che ne hanno disperato bisogno.
Ogni intervento può fare la differenza per garantire la sopravvivenza e preservare la dignità di chi affronta questa emergenza.