Oggi, 20 milioni di persone rischiano di morire di fame in Nigeria, Somalia, Yemen e Sud Sudan. 1.4 milioni di bambini sono affetti da malnutrizione acuta grave, la più grave forma di malnutrizione. Eppure questa crisi di notevole entità riesce a mobilitare una risposta all’altezza dell’urgenza.
“Chi si indigna per il fatto che una carestia, la più grande dal 1945, ora minaccia 30 milioni di persone in quattro Paesi del mondo? Che un milione di bambini sono sul punto di morire Yemen, Nigeria, Sud Sudan e Somalia? Quando vogliamo aprire gli occhi? Quanti morti ci vorranno per urlare finalmente il nostro sdegno per questa ingiustizia?”
Chiediamo una presa di coscienza e una mobilitazione collettiva per uscire dall’indifferenza.
“Se la smettiamo di rassegnarci ad accettare l’intollerabile, se ci mobilitiamo tutti insieme, se chiediamo ai cosiddetti attori politici e all’opinione pubblica internazionale di rendersi conto che la fame è una vergogna e che distogliere lo sguardo è un crimine, allora potremo combattere efficacemente questo flagello.”