“Aiutiamo le famiglie che si trovano a Mosul e i campi intorno alla città che ospitano gli sfollati. In città, le persone non hanno più hanno nulla. L’acqua potabile si sta esaurendo e il cibo quasi non si trova più. Spostarsi in cerca di qualche sollievo, come una maggiore sicurezza e gli aiuti umanitari, significa rischiare di essere presi di mira,” dice Aneta Sarna, Direttrice Paese di Azione contro la Fame in Iraq. “Molti ci raccontano l’orrore e la paura che hanno vissuto nel lasciare la città. Dev’essere fatto tutto il possibile per proteggerli e consentirgli di lasciare questo inferno.”
Sabato scorso, l’esercito iracheno ha intensificato la sua offensiva contro lo Stato Islamico a Mosul ovest e ora quasi 200 000 persone vivono in uno stato di assedio.
“L’evacuazione dei civili e i controlli che saranno imposti su di loro durante il trasferimento ai campi per sfollati dovranno essere dignitosi e trasparenti,” ha aggiunto Aneta Sarna, “le forze di sicurezza irachene devono rispettare i principi di protezione internazionale esistenti, i diritti umani e il diritto internazionale umanitario.”
Secondo il diritto umanitario internazionale, tutti gli attori armati e le parti interessate hanno il dovere di proteggere la popolazione e limitare l’uso di armi esplosive ad ampio raggio di applicazione in aree densamente popolate, dove l’intensificazione dei conflitti fa temere un terribile aumento nel numero vittime civili.
La nostra risposta a Mosul
Presente in Iraq dal 2013, Azione contro la Fame ha istituito una specifica risposta di emergenza per sostenere la popolazione di Mosul e dei suoi dintorni, attraverso attività che garantiscono accesso ad acqua pulita e servizi igienici, programmi di sicurezza alimentare e mezzi sussistenza, e sostegno psicologico.
Ieri, la nostre equipe ha fornito al General Hospital di Al-Askary, il principale centro traumatologico e di maternità a Mosul, 20.000 litri di acqua potabile, di cui gli operatori sanitari e i pazienti hanno disperatamente bisogno. Azione contro la Fame fornisce anche acqua potabile tramite serbatoi ai comuni di Mosul occidentale.