Ad Haiti, la popolazione sta affrontando una crisi umanitaria e alimentare senza precedenti, con quasi 5 milioni di persone che lottano ogni giorno per soddisfare i propri bisogni alimentari di base.
Secondo l’ultimo rapporto IPC (Classificazione Integrata delle Fasi della Sicurezza Alimentare), metà della popolazione haitiana sta affrontando livelli estremamente elevati di insicurezza alimentare, mentre più di 1,64 milioni di individui si trova sull’orlo della carestia.
Tra i principali motivi alla base della crisi vi sono:
- La scarsità dei raccolti a causa della siccità
- Gli ostacoli nell’approvvigionamento del cibo a causa delle violenze
- L’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità
LE DIFFICOLTÀ NELL’APPROVVIGIONAMENTO DEI BENI PRIMARI
Le recenti settimane di violenza hanno colpito duramente Haiti, bloccando l’aeroporto di Port-au-Prince e il rifornimento di beni primari, e portando alla fuga di oltre 362.000 persone dalle proprie abitazioni.
Cibo, carburante e altri beni di prima necessità non raggiungono i mercati e, poiché meno beni arrivano nella capitale per essere distribuiti a livello nazionale, i livelli di fame stanno aumentando in tutto il Paese.
La situazione di Haiti, già molto critica per la diminuzione dei raccolti a causa della siccità e per la carenza di assistenza umanitaria globale, è aggravata ulteriormente dall’inflazione e dall’aumento dei prezzi. La forte dipendenza dalle importazioni, che costituiscono fino all’85% degli approvvigionamenti dell’intero Paese, lo rendono estremamente vulnerabile all’innalzamento dei prezzi di mercato.
La debolezza del gourde – la valuta di Haiti – e i costi aggiuntivi della sicurezza fanno sì che i prezzi dei principali prodotti alimentari siano significativamente più alti rispetto ai Paesi vicini. Ne consegue che molti beni alimentari essenziali sono diventati inaccessibili per numerose famiglie haitiane, che si ritrovano a lottare ogni giorno per fronteggiare questa grave crisi alimentare che ha coinvolto l’intero Paese.
In questa difficile situazione di mancanza di cibo e acqua che ha aumentato il livello di fame su tutto il territorio nazionale, i bambini haitiani sono particolarmente esposti al rischio di sviluppare la malnutrizione acuta.
IL NOSTRO IMPEGNO AD HAITI
Nonostante la crescente necessità, gli aiuti umanitari ad Haiti sono diminuiti drasticamente. Nel 2023, solo il 34% degli appelli per i finanziamenti relativi alla fame è stato soddisfatto.
Gli aiuti, seppur limitati, stanno arrivando nel Paese in elicottero, ma questo approccio non è una soluzione a lungo termine perché estremamente complessa, costosa e insostenibile.
Noi di Azione contro la Fame operiamo nel Paese dal 1985 sia con aiuti nell’emergenza, sia con progetti sostenibili per favorire l’indipendenza della popolazione dagli aiuti umanitari.
Infatti, oltre alla fornitura di aiuti alimentari, ci impegniamo nella distribuzione di sementi per coltivare alimenti nutrienti a crescita rapida, come la manioca e le arachidi. Queste coltivazioni non solo forniscono cibo nutriente, ma possono anche diventare una fonte di guadagno e di creazione di posti di lavoro per le comunità locali.
Nel 2023, con uno staff di 120 dipendenti dedicati, siamo riusciti a fornire assistenza a 504.344 persone. Questo è un risultato significativo, ma la sfida rimane enorme considerando l’ampiezza del bisogno.
Per riuscire ad affrontare questa crisi sempre più urgente e salvare vite umane, le donazioni sono essenziali. La popolazione haitiana sta vivendo una crisi umanitaria e alimentare senza precedenti: il sostegno di tutti è necessario affinché nessuno venga lasciato indietro in questo momento di grande necessità.