Azione Contro la Fame si unisce alle Nazioni Unite nel chiedere alla comunità umanitaria internazionale di stanziare immediatamente dei fondi per evitare la catastrofe nello stato del Borno, nel nord est della Nigeria, dove il conflitto ha completamente isolato la popolazione dagli aiuti. Dopo la dichiarazione della scorsa settimana del governo della Nigeria che parlava di un’emergenza alimentare nell’area, recentemente strappata dal controllo di Boko Haram, gli operatori internazionali stanno cominciando ad accedere per la prima volta in zone “no go” che in precedenza erano state teatro di violenze. A mano a mano che queste aree diventano accessibili, le Nazioni Unite e le associazioni chiedono la protezione e il supporto per delle rapide valutazioni delle necessità e per raggiungere le famiglie che sono rimaste senza rifugio, cibo, acqua o assistenza sanitaria.
Il conflitto, l’alto prezzo del cibo, l’inflazione e i colpi inferti ai mezzi di sussistenza della popolazione hanno lasciato la Nigeria rovinata dall’insicurezza alimentare. “Siamo estremamente preoccupati dei bisogni di circa tre milioni di persone nel nord est del Paese che solo recentemente siamo stati in grado di raggiungere a causa del contesto pericoloso e dell’intensità del conflitto” ci spiega il direttore Paese di Azione Contro la Fame in Nigeria, Yannick Pouchalan. “Stiamo solo cominciando a farci un’idea di quanto grave sia la situazione nel nordest perchè, fino a tempi recenti, non siamo riusciti a entrare in queste aree afflitte dalla violenza. Ma sappiamo che dobbiamo rispondere ora che l’accesso a queste zone si sta aprendo e prepararci per un’emergenza su larga scala. La storia ci ha insegnato che ignorare i segnali di pericolo e le prove – anche se limitate – non porta ad altro che a una tragedia”.
Secondo le Nazioni Unite circa 617.000 bambini nel nord est della Nigeria soffrono di malnutrizione acuta. Questo numero da solo indica un livello spaventoso di sofferenza, ma per determinare l’impatto della crisi abbiamo bisogno di più informazioni.
Nonostante le dichiarazioni del governo sull’emergenza nello stato del Borno, i fondi messi a disposizione per la crisi rimangono scarsi. Dei 279 milioni richiesti per l’Humanitarian Response Plan, solo 78,5 milioni sono stati stanziati.
Azione Contro la Fame lavora in Nigeria fin dal 2010. Dal 2014 al 2015 abbiamo raddoppiato la dimensione dei nostri progetti di risposta alle emergenze, rispondendo ai bisogni umanitari di 2,1 milioni di persone con programmi di nutrizione e salute, acqua sicura e servizi saniari per ridurre il rischio di malnutrizione e di contagio, trasferimento di fondi durante le emergenze e iniziative di sicurezza alimentare a lungo termine. Ma possiamo fare ancora di più!
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