LA SITUAZIONE IN SIRIA OGGI
La Siria oggi sta affrontando una situazione drammatica.
Dopo oltre 13 anni di conflitto, la Siria entra in un periodo di transizione a seguito del rovesciamento del governo siriano. Dal 27 novembre 2024, più di 350.000 persone hanno lasciato le proprie case per spostarsi in altri governatorati e villaggi, nel tentativo di sfuggire all’escalation delle ostilità.
Oltre alla guerra che prosegue da ormai 13 anni, il paese sta vivendo una grave crisi economica, con una continua svalutazione della valuta locale, che rende quasi impossibile accedere a beni primari come cibo, acqua, carburante ed elettricità. Il 90% della popolazione, infatti, viveva già al di sotto della soglia di povertà ancora prima del terremoto che a febbraio 2023 ha colpito Siria e Turchia e prima dell’afflusso di famiglie in fuga dal conflitto in Libano, alla ricerca di rifugio in Siria. Oggi, l’intervento delle ONG è più cruciale che mai, specialmente con i nuovi sfollamenti e le difficili condizioni invernali.
A tutto ciò si aggiungono la galoppante epidemia di colera e le conseguenze del cambiamento climatico, che negli ultimi anni ha decimato la produzione agricola ed esacerbato la crisi idrica.
"In alcune aree, l'accesso al cibo e all'acqua è stato ostacolato. La Siria è un Paese con oltre 16 milioni di persone che necessitano di assistenza urgente, con livelli altissimi di insicurezza alimentare, e possiamo solo aspettarci che i bisogni siano aumentati. La cosa più importante ora è monitorare gli sviluppi e progettare risposte mirate alle persone più vulnerabili, sia nelle comunità ospitanti che tra gli sfollati"
LA GUERRA IN SIRIA OGGI
Tredici anni dopo lo scoppio della guerra in Siria, quasi sette milioni di siriani all’interno del Paese sono sfollati, in fuga dal conflitto e impossibilitati ad accedere a beni di prima necessità come cibo, alloggio, acqua e servizi igienici, riparo, servizi sanitari di base o lavoro.
Questo è il caso di Reem, una bambina che vive nelle zone rurali della Siria settentrionale, e della sua famiglia:
"Ho sette anni e non sono mai andata a scuola. Dovrei frequentare la seconda elementare, ma l'anno scorso ci siamo trasferiti in un altro villaggio e quest'anno la scuola è bruciata".
Prima di essere distrutta, la scuola del suo villaggio veniva usata come deposito di munizioni. Era l’ultima struttura scolastica disponibile nella zona.
In Siria, i servizi di base e altre infrastrutture danneggiate sono sull’orlo del collasso, tanto che un terzo della popolazione ha meno di due ore di elettricità al giorno.
Dall’inizio dell’anno, inoltre, la Siria sta affrontando un tasso di inflazione globale del 100%. I prezzi record di carburante e cibo stanno avendo un effetto devastante sulle popolazioni più vulnerabili del Paese. Le famiglie devono scegliere tra cibo, scuola, medicine o carburante, perché non possono permettersi tutto.
FAME E INSICUREZZA ALIMENTARE IN SIRIA
La fame in Siria ha raggiunto il suo massimo storico: 16 milioni di persone hanno bisogno di assistenza alimentare o agricola (il 68% della popolazione). Almeno 12 milioni di persone in Siria oggi si trovano in una situazione di insicurezza alimentare.
L’accesso al cibo in Siria oggi è ostacolato da diversi fattori:
- La crisi economica: il prezzo del cibo è quasi raddoppiato e continua a salire.
- Cambiamento climatico: la continua siccità, la peggiore degli ultimi 70 anni, ha reso scarsi i raccolti e la produzione agricola è in seria difficoltà. A causa della mancanza di piogge, anche l’accesso ad acqua pulita è sempre più difficile.
- La crisi elettrica: la mancanza di elettricità e carburante ostacola la produzione di cibo, i negozi ed i trasporti.
- Anche le sanzioni che gravano sul paese hanno contribuito ad un generale aumento dei prezzi a causa della scarsità dei beni.
Noi di Azione Contro la Fame stiamo lavorando nel Paese con programmi di prevenzione della fame, ripristinando servizi vitali per la salute, la nutrizione, l’acqua, i servizi igienici e sanitari.
L’EPIDEMIA DI COLERA IN SIRIA
Oltre alle difficoltà dovute a conflitto, siccità e grave crisi economica, il popolo siriano sta affrontando un’epidemia di colera, scoppiata nell’estate 2022, tredici anni dopo la sua scomparsa dal paese.
A causa della siccità, e più recentemente del terremoto che ha danneggiato le infrastrutture idriche, l’accesso all’acqua pulita, fondamentale per combattere l’epidemia di colera, è estremamente limitato. Anche l’accesso agli strumenti di potabilizzazione dell’acqua è reso difficile dalle restrizioni imposte al paese.
IL NOSTRO INTERVENTO IN SIRIA
Operiamo in Siria dal 2008, in coordinazione con le autorità locali e nazionali. Con lo scoppio della guerra nel 2011, abbiamo ampliato i nostri progetti per assistere la popolazione siriana colpita dalla guerra.
Il nostro intervento in Siria vuole ridare dignità ai milioni di persone in difficoltà e aiutarli a costruire resilienza: l’aiuto umanitario assicura che le vite siano salvate, ma costruire resilienza è fondamentare per garantire alla popolazione l’accesso ai propri diritti, creare opportunità che generino reddito e costruire la loro abilità di affrontare crisi future.
Nel 2022, abbiamo supportato direttamente 800.000 persone in tutto il paese: abbiamo aiutato agricoltori e famiglie attraverso la formazione e il sostegno ad attività generatrici di reddito, la riparazione e l’equipaggiamento di strutture igienico-sanitarie, l’espansione di cliniche mobili e reti sanitarie comunitarie e il miglioramento dell’accesso all’acqua potabile.
Inoltre, le nostre squadre di emergenza stanno lavorando sul campo per aiutare a far fronte alle conseguenze del terremoto che lo scorso febbraio ha devastato il Paese e alla recente epidemia di colera.
La nostra consolidata presenza sul campo e la nostra competenza tecnica, ci permettono di far fronte ai bisogni immediati della popolazione e contemporaneamente creare progetti che li aiutino a ricostruire la propria autonomia.
La popolazione siriana ha bisogno di aiuto, ora come mai prima: