In Mauritania, la Stagione della fame è una sfida esistenziale che milioni di persone affrontano ogni anno, aggravata da crisi climatiche, insicurezza e scarsità di risorse.
La Mauritania si trova, al momento, al centro di una crisi umanitaria in rapido peggioramento. L’Est del Paese, in particolare, sta vivendo un drammatico sovrapporsi di fattori: l’arrivo continuo di rifugiati dal Mali, i cambiamenti climatici che alternano siccità e inondazioni, un’economia fragile e un sistema sanitario sotto pressione. A tutto questo si aggiungono le conseguenze del disimpegno di attori internazionali cruciali, come l’USAID, che rischiano di ridurre drasticamente le risorse per interventi umanitari fondamentali.
Le regioni di Hodh Chargui, Guidimakha e Assaba, tra le più colpite, stanno affrontando un’emergenza alimentare crescente. Le stime parlano chiaro: tra giugno e agosto 2025, circa 590.000 persone saranno in insicurezza alimentare acuta, con tassi di malnutrizione infantile allarmanti.
i morsi della stagione della fame in mauritania
La Stagione della fame coincide con la stagione secca che interessa un’ampia area dell’Africa, caratterizzata da un marcato declino delle risorse alimentari disponibili. Le regioni maggiormente colpite da questa crisi alimentare sono quelle soggette a ripetute condizioni di siccità e a conflitti persistenti, tra cui Mauritania, Niger, Mali e Senegal.
Questo periodo critico si manifesta nel lasso di tempo compreso tra l’esaurimento delle scorte alimentari e il successivo raccolto, conosciuto in Mauritania come “soudure”. Tale fase è comunemente associata a un aumento rilevante della malnutrizione acuta grave nei bambini, come confermato dai dati di Azione Contro la Fame: nel 2024, 31.265 bambini sono stati sottoposti a trattamento, evidenziando un incremento del 17% rispetto all’anno precedente.
EVENTI CLIMATICI ESTREMI E CONFLITTI NELLA REGIONE AGGRAVANO LA SITUAZIONE
A complicare la crisi, si sommano le conseguenze del cambiamento climatico che, qui nel Sahel, non sono una minaccia futura: sono una realtà presente.
La Mauritania sperimenta lunghi periodi di siccità, seguiti da piogge torrenziali che devastano raccolti, pascoli e infrastrutture.
Al disastro ambientale si somma l’emergenza umanitaria legata al conflitto armato in Mali. Migliaia di civili sono costretti a fuggire da operazioni militari e abusi perpetrati da forze governative e milizie locali. Questi rifugiati attraversano il confine e trovano rifugio in Mauritania, in un contesto già segnato da fragilità economica e scarsità di risorse.
Qui, trovano fame, precarietà e nuovi rischi.
la risposta di azione contro la fame
Di fronte a questo scenario, noi di Azione Contro la Fame siamo in prima linea per fronteggiare la stagione della fame in Mauritania, nell’emergenza per salvare vite e per costruire autonomia, con soluzioni durature.
Nel 2024 abbiamo assistito oltre 26.000 persone tra rifugiati maliani, comunità ospitanti e mauritani di ritorno, con interventi che abbracciano:
- Distribuzioni di denaro multiuso, per dare alle famiglie la libertà di acquistare ciò di cui hanno più bisogno.
- Fornitura di acqua pulita e kit igienici, fondamentali per prevenire malattie in un contesto di scarsa igiene e risorse idriche limitate.
- Supporto nutrizionale diretto, con cure specializzate per bambini malnutriti e donne in gravidanza o allattamento.
- Rafforzamento delle infrastrutture sanitarie, per garantire cure più efficaci e tempestive.
- Promozione dell’imprenditoria locale, con corsi di formazione e sostegno alle attività produttive
I risultati parlano chiaro: nelle famiglie supportate il punteggio di consumo alimentare è aumentato del 46%, traducendosi in più pasti, più nutrienti e una dignità ritrovata.
ORTI COMUNITARI: AUTONOMIA E RESILIENZA PER LE DONNE E LE LORO COMUNITÀ
Per rafforzare ulteriormente la sicurezza alimentare e l’autonomia delle famiglie, quest’anno, nella regione di Hodh El Chargui, abbiamo avviato un programma di orti comunitari.
In un contesto in cui la stagione della fame colpisce con forza crescente, questi orti rappresentano una risposta concreta e duratura. Coltivati con tecniche che massimizzano l’uso della poca acqua disponibile, saranno gestiti principalmente da donne: un passo importante per ridurre le disparità di genere e garantire loro una fonte di reddito stabile.
Forniremo sementi, strumenti e formazione specifica affinché, anche durante i mesi più duri, possano continuare a coltivare e nutrire le proprie famiglie.
Aiutaci a costruire altri orti comunitari. Il tuo sostegno può trasformarsi in cibo, reddito e dignità per centinaia di famiglie in Mauritania anche durante la stagione più dura.