Con gli scontri in corso sulla linea del fronte di Hodeida, uno dei principali magazzini di Azione Contro la Fame, al servizio delle operazioni umanitarie nel Paese, ha subito danni collaterali dal conflitto in corso.
Dopo le richieste di un cessate il fuoco da parte della comunità internazionale solo poche settimane fa, questo è uno sviluppo profondamente inquietante. Azione Contro la Fame invita tutte le parti in conflitto a rispettare le attività e le strutture umanitarie per preservare gli aiuti essenziali a migliaia di persone bisognose nel Paese.
Il magazzino di Azione Contro la Fame, situato a nord di Hodeida, è stato colpito da un proiettile vagante intorno alle 10:50 di giovedì 22 novembre, entrato dalla porta a vetri mentre due membri dello staff di Azione Contro la Fame erano in servizio nel magazzino. I due membri del personale sono al sicuro ma hanno dovuto interrompere le loro attività.
“Il magazzino serve le operazioni umanitarie di Azione Contro la Fame nel nord del Paese ed è un magazzino per attrezzature essenziali come forniture mediche, kit igienici e altri articoli non alimentari”, ha dichiarato Valentina Ferrante, Direttrice Paese di Azione Contro la Fame in Yemen.
Azione Contro la Fame in Yemen è estremamente preoccupata per l’escalation dei combattimenti a Hodeida e per l”impatto che ha sui civili. L’80% della popolazione dello Yemen ha bisogno di assistenza umanitaria, compresi 11.3 milioni per aiuti salvavita.
L’organizzazione umanitaria chiede a tutte le parti in conflitto di rispettare il meccanismo di deconfliction che informa sulle posizioni delle postazioni umanitarie statiche e sui movimenti umanitari in Yemen allo scopo di garantire la sicurezza del personale, delle strutture, delle attrezzature e delle attività umanitarie in aree di operazioni militari attive.
“Tutte le parti in conflitto devono immediatamente fermare la violenza considerando l’impatto catastrofico che ha sui civili in tutto lo Yemen”, ha dichiarato Valentina Ferrante.