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L’URAGANO IRMA AUMENTA IL RISCHIO DI COLERA E CRISI ALIMENTARE AD HAITI

8 Settembre 2017

Nella sera del 7 settembre l’uragano Irma, la più potente tempesta di categoria 5 mai registrata nell’Oceano Atlantico, è passato a nord di Haiti. Haiti è il Paese più povero dell’emisfero occidentale.

Secondo le prime proiezioni dell’Agenzia Nazionale per la Protezione di Haiti, potevano essere colpite ben 600.000 persone. Tuttavia, l’isola è stata risparmiata da un colpo diretto dall’uragano Irma e secondo i primi rapporti ha subito meno danni rispetto a quello che le autorità temevano. L’isola è estremamente vulnerabile, con una radicata povertà, infrastrutture deboli e frequenti epidemie di colera. Con la maggior parte della popolazione dipendente dall’agricoltura su piccola scala per la sopravvivenza, anche danni minimi potrebbero portare gravi inconvenienti alle comunità del Nord.

Lo scorso anno, l’uragano Matthew ha causato danni a lungo termine ai mezzi di sussistenza delle persone nelle comunità rurali. Secondo la Classificazione di Sicurezza Alimentare Integrata a partire da febbraio 2017, 1.7 milioni di persone ad Haiti vivono a un livello di insicurezza alimentare critica e altri 2.3 milioni si trovano ad affrontare livelli di stress alimentare. Ciò significa che quasi il 40 per cento della popolazione haitiana soffre di insicurezza alimentare a un livello che varia da moderato a grave. Sebbene Irma non abbia colpito tanto forte quanto previsto, la maggior parte delle comunità del Nord vive in condizioni di povertà estrema e dispone di risorse minime per la ricostruzione.

 “Siamo molto preoccupati per il rischio di crisi alimentare. È anche di fondamentale importanza migliorare la sanità e garantire condizioni igieniche adeguate alla popolazione, dato che condizioni sanitarie degradate aumentano il rischio di epidemie di colera,” ha affermato Mathieu Nabot, Direttore Paese di Azione contro la Fame ad Haiti. “Abbiamo visto un grande slancio negli sforzi collettivi per sradicare le epidemie di colera, a cui Haiti è estremamente vulnerabile”.

Haiti sta ancora lavorando per riprendersi dalla crisi alimentare e dall’impatto dell’uragano Matthew, che ha spazzato via il 90 percento delle case in alcune aree e ha distrutto l’agricoltura, la pesca e le piccole risorse di vita per intere comunità, lasciando le persone senza beni o fonti di reddito.

AZIONE CONTRO LA FAME SI MOBILITA

Nelle prossime 24 ore, Azione contro la Fame invierà le sue squadre di emergenza, basate nel Nord di Haiti, presso le comunità nell’Alto Artibonite e nella regione nord-occidentale per condurre le valutazioni iniziali. siamo pronti a distribuire le forniture giornaliere di acqua potabile, kit di igiene di emergenza e altri elementi essenziali per soddisfare le esigenze immediate di 6.000 persone e riparare o ricostruire le fonti idriche e le infrastrutture igienico-sanitarie nel breve termine.

Azione contro la Fame ha programmi attivi nel Nord di Haiti. Abbiamo preinstallato rifornimenti di emergenza e, in attesa di ulteriori informazioni sulla portata dei bisogni e dei danni, mobiliteremo 10 squadre locali nelle zone più colpite nell’Alto Artibonite e nell’intera regione nord-occidentale di Haiti.

Haiti è già fragile. Non possiamo permetterci di perdere di vista il fatto che Haiti stia vivendo una crisi alimentare, e la tempesta potrebbe portare le famiglie più povere a patire una crisi più profonda. È necessario affrontare i bisogni primari, ma poi passare rapidamente alle attività di recupero per consentire alle persone di ripristinare i loro mezzi di sussistenza e le loro fonti di reddito,” ha affermato Mathieu Nabot.

Azione contro la Fame sta lavorando in collaborazione con la Direzione per la protezione civile di Haiti per co-guidare il coordinamento delle attività umanitarie tra le agenzie di aiuto nelle aree colpite nella regione dell’Alto Artibonite e nella regione nord-occidentale del Paese. Azione contro la Fame lavorerà in partnership con l’ONU OCHA e fornirà sostegno alle autorità haitiane per coordinare la risposta umanitaria in queste aree e valuterà le esigenze più urgenti in seguito all’uragano per assicurare che le persone più vulnerabili ricevano un’assistenza rapida.

Azione contro la Fame lavora ad Haiti dal 1985. Il nostro staff di 450 persone gestisce programmi nelle zone di Port-au-Prince, Gonaïves, Port-de-Paix e Bombardopolis. Nel 2016, più di 431.919 persone ad Haiti hanno beneficiato dei nostri programmi di assistenza umanitaria e sviluppo a lungo termine per prevenire il colera, migliorare l’accesso all’acqua sicura, migliorare la nutrizione e rafforzare la capacità delle comunità e dei partner locali per aumentare la resilienza verso i disastri naturali e le crisi alimentari.

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