Tutto è cominciato tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015, con la siccità e una quantità insolita di piogge che hanno danneggiato le coltivazioni in Malawi, e la situazione è peggiorata nello scorso anno. Secondo alcune stime*, circa 2,8 milioni di persone nel Paese si trovano a fare i conti con una grave mancanza di cibo e hanno urgentemente bisogno di aiuti. Tra questi, 537.000 sono bambini con meno di cinque anni.
“Il governo ha stimato che la produzione del mais è calata del 27% rispetto allo scorso anno” afferma Lucia Prieto, responsabile del programma di Azione contro la Fame nel Paese. Le inondazioni hanno distrutto abitazioni e ucciso il bestiame, dimezzando le scorte di cibo delle famiglie più povere.
“Molte persone stanno vendendo i propri averi per comprare da mangiare – dice Mikel Mendoza, coordinatore della risposta all’emergenza per Azione contro la Fame – Ma questo di conseguenza significa che non possono più pagare per l’assistenza sanitaria e ciò rende i bambini particolarmente esposti a un alto rischio di malnutrizione acuta, specialmente se la loro salute è già precaria”.
Prima ancora che il governo del Malawi facesse appello alla comunità umanitaria internazionale, Azione contro la Fame aveva già cominciato a preparare una risposta adeguata all’emergenza. In questa prima fase, forniremo assistenza ai bambini più vulnerabili. In seguito si passerà a lavorare sulla ricostruzione, sostenendo le comunità colpite nel ricostruire la propria stabilità: in questo modo le famiglie potranno fare affidamento su un reddito stabile e saranno al riparo da future emergenze.