Con il report “Mappa delle 10 principali emergenze alimentari globali 2025″, noi di Azione Contro la Fame intendiamo offrire uno strumento accessibile per comprendere dove — e perché — oggi la fame sta colpendo di più attraverso dati, storie e risposte umanitarie.
Secondo lo State of Food Security and Nutrition in the World (SOFI 2025), nel 2024 circa 673 milioni di persone hanno sofferto di fame cronica[1]. Parallelamente, il Global Report on Food Crises 2025 (GRFC) ha documentato che oltre 295 milioni di persone in 59 Paesi e territori hanno sperimentato forme di insicurezza alimentare acuta[2], raggiungendo il livello più alto registrato dal 2016.
La Mappa delle 10 principali emergenze alimentari, che abbiamo curato, integra i dati del SOFI e del GRFC per fornire un quadro completo delle crisi più significative nel mondo. Il documento non si limita ai numeri: raccoglie testimonianze dirette, propone una lettura dai Paesi oggetto di analisi basata sui progetti di aiuto di Azione Contro la Fame e indica possibili interventi concreti per migliorare le situazioni di crisi.
I paesi analizzati dalla mappa delle emergenze alimentari globali
Il report si concentra sui dieci Paesi con il maggior numero di persone in insicurezza alimentare acuta (IPC Fase 3 o superiore), secondo il GRFC 2025: Nigeria, Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Bangladesh, Etiopia, Yemen, Afghanistan, Pakistan, Myanmar e Siria.
Ai dieci Paesi si affiancano contesti particolarmente critici come Haiti, la Striscia di Gaza e il Sud Sudan, dove – pur in presenza di popolazioni più ridotte – l’incidenza della fame raggiunge livelli estremi, dal 50% fino al 100% della popolazione. Questi casi richiedono un’attenzione prioritaria: combinano un’elevata incidenza della fame, un rischio concreto di carestia (IPC Fase 5) e la presenza operativa diretta dei nostri team, che consente di raccogliere dati e testimonianze dirette.
Le 10 (+3) crisi che definiscono il presente
Dal confronto dei dati e delle testimonianze emergono sette tendenze globali che definiscono il volto della fame oggi:
Concentrazione – poche crisi, ma di scala enorme.
Gravità crescente – aumentano le persone in carestia (IPC fase 5).
Fattori interconnessi – guerre, clima e povertà agiscono insieme.
Istituzioni fragili – dove mancano infrastrutture e governance, ogni shock diventa catastrofe.
Ostacoli all’accesso umanitario – operatori sotto attacco e aiuti bloccati.
Emergenza nutrizionale infantile – 30 milioni di bambini malnutriti nei 13 Paesi analizzati.
Resilienza – nonostante tutto, le comunità resistono, si organizzano e costruiscono soluzioni locali.
La Mappa delle Emergenze Alimentari Globali vuole dare informazioni e, nello stesso tempo, vuole essere un invito all’azione: per difendere il diritto al cibo come diritto umano fondamentale, per finanziare adeguatamente gli interventi umanitari e per sostenere la prevenzione, non solo la risposta all’emergenza.
Come ricordiamo nel testo “la fame non è una fatalità: è una scelta collettiva. E può essere fermata.”
l'obiettivo della mappa delle emergenze alimentari globali
Curata da noi di Azione Contro la Fame Italia, la Mappa delle Emergenze Alimentari Globali è una pubblicazione annuale che raccoglie dati, storie e risposte umanitarie dai 13 Paesi oggetto dell’analisi.
Unisce dati ufficiali e storie dai diversi contesti: integra le fonti più autorevoli (FAO, WFP, UNICEF, World Bank, Global Network Against Food Crises) con le testimonianze dirette dai progetti, raccontate dagli operatori e dalle famiglie raggiunte dagli interventi dell’organizzazione.
L’obiettivo è semplice: rendere comprensibile la complessità della fame nel mondo e fornire a giornalisti, istituzioni, ricercatori e cittadini uno strumento per orientarsi, analizzare e agire.
