Come funzionano le metodologie didattiche attive? Quali vantaggi offrono?
Queste domande hanno guidato il webinar di Valeria Ettori per la Corsa contro la Fame, in cui ha esplorato le caratteristiche delle metodologie didattiche attive e il loro valore educativo.
LA DIDATTICA ATTIVA
Attraverso un percorso tratto dal Manuale didattico della Corsa Contro la Fame, si è mostrato come questi approcci favoriscano un apprendimento significativo. Un esempio concreto è la scheda Il mistero del bambino scomparso, un’attività ispirata al tema dello sfruttamento del lavoro minorile nelle piantagioni di cacao in Costa d’Avorio. In questa proposta di didattica attiva, gli studenti, nei panni di investigatori, risolvono enigmi, analizzano indizi e completano una ricerca online. Questo processo, oltre a stimolare curiosità e pensiero critico, incoraggia la collaborazione, il problem-solving e la capacità di distinguere tra informazioni reali e inventate.
le metodologie attive e il ruolo dell'insegnante
Le metodologie attive, come il lavoro di gruppo, la simulazione e la didattica induttiva, hanno dimostrato di essere strumenti efficaci per promuovere l’apprendimento significativo. Non si limitano alla trasmissione di nozioni, ma coinvolgono anche la sfera emotiva degli studenti, rendendoli partecipi e responsabili.
Si è sottolineato il ruolo chiave del docente, che diventa una guida e un facilitatore del processo di apprendimento. Nella didattica attiva, infatti, l’insegnante:
- Prima dell’attività: pianifica il percorso formativo e prepara i materiali, adattando le attività agli obiettivi specifici.
- Durante l’attività: motiva, osserva e stimola la riflessione, supportando i ragazzi senza dare soluzioni preconfezionate.
- Dopo l’attività: guida il debriefing, invitando gli studenti a riflettere sull’esperienza per consolidare le competenze acquisite.
Il webinar ha inoltre posto l’accento sulle attenzioni didattiche necessarie per affrontare le possibili criticità legate alle metodologie attive, come la necessità di una progettazione più lunga e la gestione dell’imprevisto. Valeria Ettori ha offerto suggerimenti pratici su come minimizzare i lati negativi di questo approccio, sottolineando l’importanza di fornire un supporto strutturato e di preparare gli studenti a processi di apprendimento non lineari.
SEi alla ricerca di nuove metodologie didattiche?
Scopri il nostro progetto didattico Corsa contro la Fame che con una metodologia coinvolgente e partecipativa è pensata per far collaborare gli studenti in attività laboratoriali che stimolano l’apprendimento cooperativo. I ragazzi svilupperanno competenze importanti, come la consapevolezza dell’impatto delle proprie azioni quotidiane sull’intero ecosistema mondiale, comprendendo come queste possano influenzare la vita delle persone che vivono in paesi lontani. Un percorso che unisce conoscenza e solidarietà, aiutando a formare cittadini del mondo attenti e responsabili!