Dopo il passaggio del ciclone tropicale Komen, le piogge torrenziali hanno provocato in Myanmar inondazioni e frane. Secondo le ultime dichiarazioni delle autorità, più di 250.000 persone sono state colpite dalle inondazioni, in particolare negli stati di Rakhine, Sagaing e Kachin, nell’Ovest del paese. Il governo ha dichiarato lo stato d’emergenza in diverse regioni e chiede assistenza internazionale. Per rispondere ai bisogni provocati dalla catartrofe naturale sono stati attivati piani di contingenza dalle autorità e meccanismi di solidarietà dalla comunità internazionale. In questo contesto, Azione Contro la Fame ha deciso di mobilitarsi per partecipare ai soccorsi.
A seguito delle valutazioni realizzate il 2 Agosto in alcune zone disastrate, è in corso la distribuzione di beni di prima necessità. Le squadre di Azione Contro la Fame stanno infatti distribuendo compresse per la potabilizzazione dell’acqua, kit igienici e teloni per fornire riparo nei primi periodi dell’emergenza principalmente nei territori di Sittwe, Minbya, Buthidaung e Maungdaw nello stato di Rakhine. Queste distribuzioni sono realizzate in collaborazione con altre organizzazioni umanitarie presenti sul posto e con le autorità locali. L’accesso all’acqua potabile e adeguata per l’uso nelle docce e per la preparazione dei cibi è una delle maggiori preoccupazioni per ACF. A causa dei terreni devastati, sono stati fortemente colpite anche le colture e le disponibilità alimentari di base. Al momento sono in fase di sviluppo anche azioni urgenti che vogliono garantire la sicurezza alimentare delle persone colpite.
“Appena siamo venuti a conoscenza delle inondazioni abbiamo immediatamente attivato il nostro piano d’emergenza. Più di 500 operatori di Azione Contro la Fame già presenti sul posto e facenti parte del team d’emergenza disponibile permanentemente nel paese, si sono subito mobilitati per partecipare alle operazioni urgenti. Prevediamo di mantenere questo dispositivo d’azione per tutta la durata della stagione delle piogge, vale a dire fino al mese di Ottobre. Questo perché quest’anno, nell’Asia meridionale, i monsoni sono particolarmente intensi.” dice Vincent Taillandier, Direttore delle Operazioni.
Nonostante il paese sia spesso a rischio a causa di eventi naturali, quest’anno la stagione dei monsoni è particolarmente violenta. Queste frane e le inondazioni sono il risultante della combinazione di venti forti e piogge torrenziali. La potenza e la devastazione che derivano da queste estreme condizioni climatiche avverse deteriorano gravemente i mezzi di sussistenza della popolazione.