IL LIBANO HA DICHIARATO AD OTTOBRE UN'EPIDEMIA DI COLERA CHE SI STA DIFFONDENDO RAPIDAMENTE NEL PAESE: È LA PRIMA DAL 1993 E SONO STATI REGISTRATI PIÙ DI 3.000 CASI.
Dopo trent’anni dall’ultima epidemia, il colera torna a colpire il Libano, un Paese che negli ultimi anni si è trovato in una profonda crisi economica e sociale e che ora deve affrontare un’ulteriore minaccia.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Libano è l’ultimo paese colpito da una devastante epidemia iniziata in Afghanistan nel giugno 2022 e poi diffusasi in Pakistan, Iran, Iraq , Haiti e Siria.
Dal primo caso registrato nella regione settentrionale di Akkar, la malattia è proliferata rapidamente e sta colpendo tutte le comunità del territorio.
Colera in Libano: la situazione e i dati
Nel Paese il numero di casi continua ad aumentare progressivamente. Sono stati registrati 3.253 casi, di cui 26% bambini sotto i 5 anni e 18 persone hanno perso la vita dopo aver contratto il colera.
All’origine della rapida diffusione dell’epidemia vi è un accesso inadeguato all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari. Infatti, il settore idrico e igienico-sanitario in Libano non si è mai ripreso dalla distruzione causata:
- dalla guerra civile durata 15 anni e dai conseguenti due decenni di post-conflitto
- dalla crisi dei rifugiati siriani (con oltre 1,5 milioni di rifugiati in un Paese di soli 4,5 milioni).
Nel Paese da tempo la rete di distribuzione non fornisce acqua potabile sufficiente per il consumo umano. La maggior parte della popolazione è dunque costretta a consumare acqua non trattata e contaminata.
La rapida diffusione dell’epidemia è una disgrazia che con semplici interventi poteva essere evitata. Tuttavia la fragile situazione socio-economica del Paese, lo ha reso impossibile. Infatti, la mancanza di fondi umanitari e le risorse limitate delle istituzioni pubbliche stanno avendo conseguenze disastrose sulla salute.
che cos'è il colera
Il colera è un’infezione da diarrea acuta che può disidratare rapidamente la persona e, nei casi più gravi, causare la morte se non trattata. La sua diffusione è strettamente legata all’accesso inadeguato all’acqua potabile e ai servizi igienici. Una grave diarrea e una grave disidratazione sono le peggiori complicazioni del colera, infatti l’infezione può aggravare o addirittura precedere la malnutrizione, poiché l’organismo non è in grado di assorbire i nutrienti vitali.
Interventi di contrasto alla diffusione del colera
La squadra di emergenza dell’organizzazione è sul campo e sta lavorando per prevenire e contenere la diffusione della malattia in Libano attraverso una serie di interventi.
- Accesso all’acqua sicura: abbiamo fornito ogni giorno 35 litri di acqua potabile a tutti gli abitanti dei campi dei distretti di Aarsal e Deir El Ahmar.
- Accesso ai servizi igienici: abbiamo distribuito 2.086 kit disinfettanti nei siti di Baalbeck-Hermel e Bekaa.
Inoltre sono state condotte campagne di igienizzazione nelle abitazioni, nelle latrine e nei punti di raccolta dei rifiuti nei territori colpiti. - Salute e nutrizione: 778 unità di soluzione di reidratazione orale sono state distribuite ai casi colpiti e sospetti nei territori di Baalbeck-Hermel e Bekaa.
- Promozione dell’igiene: 2.135 kit igienici abbiamo distribuito nei siti colpiti di Baalbeck-Hermel e Bekaa, 98 kit per l’igiene e 28 kit per bambini nel Libano meridionale.
- Sensibilizzazione: attraverso sessioni di sensibilizzazione (e prevenzione) del colera che abbiamo raggiunto un totale di 3.449 persone nei siti di Baalbeck-Hermel e Bekaa e 1.695 persone nel sud del Libano.