Nota del redattore: questa storia è stata prodotta da Sven Ramones e dal personale di Azione contro la Fame nella Repubblica Democratica del Congo.
Germaine era esausta ma sollevata, mentre usciva dal centro sanitario St. Augustin. Sua nipote di nove anni, Costantine, era gravemente malnutrita ed era appena stata ammessa nel programma nutrizionale di emergenza di Azione contro la Fame per ricevere cure salvavita. Il centro sanitario St. Augustin è una delle 21 strutture supportate da Azione contro la Fame nel distretto sanitario di Kahemba, nella provincia di Bandundu, nella Repubblica Democratica del Congo.
Dal 1998 al 2002 la Repubblica Democratica del Congo è stata al centro di quella che viene spesso chiamata “Guerra mondiale africana“, che ha provocato la morte di circa 5,4 milioni di persone a causa di violenze, fame e malattie.
In tutto il Paese, la povertà estrema e la scarsità di terreni adatti all’agricoltura contribuiscono al deficit alimentare. Si stima che circa il 43% dei bambini in Repubblica Democratica del Congo siano malnutriti: tra questi, il 23% sono affetti da malnutrizione acuta (circa 4 milioni di bambini).
Per le comunità di Kahemba e di altre aree rurali remote della RDC è molto difficile avere accesso a servizi sanitari.
Con il finanziamento del fondo per gli aiuti umanitari dell’Unione Europea, Azione contro la Fame ha istituito squadre di pronto intervento mobili, specializzate nel fornire alle strutture sanitarie locali un training su interventi nutrizionali di emergenza, somministrazione di medicine e fornitura di cibo terapeutico pronto all’uso, con l’obiettivo di rafforzare la loro capacità di trattare bambini affetti da malnutrizione acuta, così come donne incinte e madri che allattano. Oggi l’indice di malnutrizione nella zona di Kahemba è alla soglia di emergenza, come in molte altre parti del Paese.
A nove anni, Constantine è molto più grande rispetto alla maggior parte dei bambini vulnerabili alla malnutrizione. La fascia a più alto rischio, infatti, è tra i 6 mesi a 5 anni, quando il corpo si sta sviluppando e il sistema immunitario è più delicato. A Kahemba, le famiglie che vivono in condizioni di povertà soffrono regolarmente la fame. Ogni giorno nei nostri programmi nutrizionali a Kahemba registriamo bambini di sei anni e più, che sono gravemente malnutriti e hanno urgente bisogno di cure. Bambini come Constantine.
Per disperazione, i genitori di Constantine l’hanno lasciata alle cure della nonna, Germaine, in modo da poter cercare lavoro in Angola. All’età di 52 anni, Germaine si occupa di altri sette bambini, con molta fatica. Come tanti altri a Kahemba, anche lei dipende dall’agricoltura di sussistenza: fatica nei campi ogni giorno, raccoglie legna per venderla al mercato locale e vende il suo piccolo raccolto per guadagnare reddito, anziché usarlo come fonte di cibo per la sua famiglia.
Ciò che Germaine guadagna dal suo lavoro è appena sufficiente a coprire la maggior parte delle necessità quotidiane della sua famiglia, senza la possibilità di risparmiare nulla. Germaine dice: “In una buona giornata abbiamo qualche radice di manioca, pesce, bruchi, e talvolta della carne. In una brutta giornata andiamo a letto affamati.” Troppo spesso sono le giornate brutte a prevalere. L’impatto sulla salute di Constantine è stato drammatico: è diventata emaciata per la mancanza di cibo, oltre che per parassiti intestinali e diarrea frequente, causati dal contatto con acqua non potabile.
Germaine ha viaggiato con la nipotina fino a St. Augustine, dove gli operatori sanitari della comunità l’hanno visitata e le hanno somministrato un trattamento salvavita di urgenza, supportato dal team di risposta rapida di Azione contro la Fame. Constantine ha ricevuto la terapia intensiva di cui aveva bisogno per guarire. È stata trattata con antibiotici, alimenti terapeutici ricchi di proteine e micronutrienti e altri farmaci. Germaine aveva molta paura di perdere Constantine, ma ora sa che è fuori pericolo: “Ce l’abbiamo fatta. La mia bambina non morirà. Abbiamo ricevuto aiuto al momento giusto“.
Un pilastro fondamentale della lotta di Azione contro la Fame contro la malnutrizione in RDC sono proprio le squadre nutrizionali di risposta rapida. Sono altamente qualificate a rispondere in modo veloce ed efficace alle emergenze nutrizionali, con un preavviso molto breve, soprattutto in luoghi con alti livelli di malnutrizione e un accesso inadeguato ai servizi sanitari. Nel solo 2016, il nostro programma di nutrizione di emergenza ha aiutato più di 15.000 bambini.
I nostri team di risposta rapida fanno parte del più ampio programma “Risposta rapida alle crisi nutrizionali”, che è generosamente finanziato dall’Unione Europea.
Attraverso questo programma, Azione contro la Fame rafforzerà la capacità degli operatori sanitari locali e delle strutture sanitarie per curare e prevenire la malnutrizione:
- Formando 50 assistenti sanitari in 21 strutture nazionali sul trattamento della malnutrizione grave.
- Fornendo alle strutture sanitarie alimenti terapeutici, medicinali e attrezzature per il trattamento di 2.700 pazienti.
- Fornendo acqua pulita e migliorando i servizi igienico-sanitari presso le strutture sanitarie.
- Distribuendo kit per l’igiene ad ogni famiglia con un bambino che riceve un trattamento di malnutrizione in una delle strutture sanitarie mirate.
- Educando i genitori e gli operatori sanitari sulle pratiche di alimentazione infantile.
- Educando 50.000 membri della comunità sulla nutrizione e l’importanza di una dieta equilibrata attraverso gruppi di sensibilizzazione e dimostrazioni di cucina con cibi sani e nutrienti disponibili a livello locale a prezzi accessibili.