A causa del caldo record e delle piogge sempre più scarse, il Pakistan è alle prese con una delle crisi idriche più gravi degli ultimi decenni. Le conseguenze sono devastanti per le famiglie più vulnerabili.
Una crisi climatica senza precedenti
Tra settembre 2024 e gennaio 2025, il Pakistan ha registrato un calo drastico delle precipitazioni. Le piogge, fondamentali per l’agricoltura e le riserve idriche, sono diminuite del 62% rispetto alla media nella provincia del Sindh, una delle principali aree agricole del paese.
Alcune zone del Pakistan meridionale hanno registrato oltre 200 giorni consecutivi di siccità. I livelli dei fiumi sono criticamente bassi, nelle dighe principali – Tarbela e Mangla – c’è stato un calo significativo delle riserve idriche e le temperature hanno raggiunto i 45°C, aggravando una situazione già drammatica.
Solo tre anni fa, un monsone senza precedenti ha causato inondazioni devastanti che hanno sommerso quasi un terzo del paese. Oggi, lo stesso territorio è colpito dal fenomeno opposto: un’inarrestabile siccità.
Le comunità locali stanno affrontando temperature estreme, carenza d’acqua e crollo della produzione agricola. I sistemi alimentari sono al collasso.
Senza acqua non c’è sicurezza alimentare
Le aree rurali del Sindh, come il distretto di Thatta, sono tra le più colpite dall’estrema siccità che sta coinvolgendo il Pakistan. I canali d’irrigazione sono a secco, l’acqua potabile scarseggia e l’allevamento è a rischio.
In collaborazione con la Rural Development Foundation, noi di Azione Contro la Fame abbiamo condotto diverse indagini comunitarie nei villaggi di Ongar, Jheruck e Malook Arbab. Le testimonianze raccolte raccontano una realtà durissima.
“Coltivavamo riso, ma ora la terra è sterile. I miei figli dormono affamati. Le falde acquifere sono salate e la pompa a mano si è prosciugata. Ho portato mio figlio al centro sanitario due volte per malnutrizione. Non ho più nulla da dargli."
Shahnaz, 35 anni, madre di quattro figli nel villaggio di Thatta
La scarsità d’acqua ha fatto triplicare i costi. Oggi le famiglie spendono oltre il 10% del loro reddito solo per acquistare acqua, un costo ben al di sopra rispetto alla soglia di accessibilità internazionale fissata tra il 2 e il 5%. L’elevato costo dell’acquisto dell’acqua rappresenta un onere finanziario significativo e la scarsità di erba per il bestiame rappresenta una sfida importante.
In molte aree, le persone vivono in capanne e cercano mezzi di sostentamento alternativi come la raccolta di pietre o la vendita di legna. Questo sta portando a una deforestazione crescente che ha impatti ambientali molto gravi.
Costretti a scegliere tra sopravvivere o abbattere la natura
Anche coltivare è diventato insostenibile. Le falde acquifere sono saline, la perforazione dei pozzi troppo costosa e l’acqua dei fiumi è assente nelle stagioni cruciali. Gli agricoltori si indebitano per acquistare semi e fertilizzanti facendo affidamento a prestiti da istituzioni interne o commercianti locali, senza alcuna garanzia di raccolto.
“Molti abitanti raccolgono dai 50 ai 100 kg di bastoncini di legno al giorno per rivenderli. È una pratica che distrugge l’ambiente e riduce ulteriormente la resilienza delle comunità.”
Qamar Din Tagar, responsabile dei programmi di Azione Contro la Fame in Pakistan
La risposta di Azione Contro la Fame: prevenzione, formazione e supporto
Nel distretto di Thatta, noi di Azione Contro la Fame abbiamo attivato un piano di risposta preventiva alla siccità articolato in due fasi:
Fase 1: Preparazione
- Valutazioni delle famiglie per identificare i bisogni urgenti e mirati
- Sessioni di sensibilizzazione su igiene, conservazione dell’acqua e supporto psicosociale
- Coordinamento con le autorità locali per rafforzare la risposta ai disastri
Fase 2: Risposta
- 667 famiglie ricevono aiuti economici multiuso
- 1.000 famiglie ricevono acqua potabile tramite autobotti
- 600 rotoli d’acqua Hippo sono stati distribuiti per facilitare la raccolta dell’acqua
- 1.500 animali vaccinati per prevenire epidemie
- Foraggio distribuito per sostenere l’allevamento
- Sessioni nutrizionali per promuovere l’allattamento e la salute infantile
Noi di Azione Contro la Fame sottolineiamo l’urgente necessità di un piano strutturato per affrontare la siccità nel distretto di Thatta, migliorare la gestione delle risorse idriche, supportare gli agricoltori e rafforzare la resilienza delle comunità.
Le condizioni climatiche e le previsioni stagionali indicano che la crisi è destinata a peggiorare.
Servono interventi urgenti, coordinati e su larga scala.