Secondo i dati Istat, in Italia quasi 5,7 milioni di persone si trovano in uno stato di povertà assoluta.
La crisi economica ha colpito duramente il mercato del lavoro, e molte famiglie hanno enormi difficoltà ad affrontare le spese quotidiane, compreso l’acquisto di cibo e di altri beni essenziali. Una persona su 10, infatti, è così povera da non potersi permettere pasti regolari ed equilibrati.
Questa situazione critica non riguarda solo l’aspetto economico, ma tocca profondamente anche l’aspetto sociale, culturale e psicologico, ambiti spesso trascurati dai tradizionali programmi di intervento. Ma una possibilità c’è.
“Per affrontare efficacemente ed in modo sostenibile un problema multidimensionale come quello della povertà alimentare, non basta intervenire nell’emergenza fornendo aiuti, ma è necessario mettere al centro gli individui e lavorare sulle risorse personali, per attivare un cambiamento che valorizzi il potenziale umano e professionale, e che resista nel tempo.”
IL NOSTRO PROGETTO PER CONTRASTARE LA POVERTà ALIMENTARE IN ITALIA
Il nostro progetto “Mai più Fame: dall’emergenza all’autonomia” nasce proprio con l’intento di offrire alle persone la possibilità di uscire dalla condizione di povertà in maniera dignitosa e durevole.
Infatti, non ci occupiamo solo di fornire aiuto immediato, ma attuiamo un vero e proprio percorso per aiutare i partecipanti a raggiungere la piena autonomia. Per riuscirci abbiamo organizzato dei percorsi di formazione e di accompagnamento verso il lavoro, affiancati da consulenze su nutrizione e salute e, per superare le difficoltà immediate, un temporaneo contributo alla spesa.
Il progetto, inaugurato a Milano nel 2022 e a Napoli a fine 2023, ha coinvolto oltre 300 persone e si è dimostrato un grande successo.
LE TESTIMONIANZE
“Per me è stata una crescita in tutti i sensi, mi hanno fatta rinascere”
“Alla mia età pensavo di non poter fare più nulla… avevo un contratto determinato, adesso ce l'ho indeterminato (…) e ho molta più autostima”
“So che la vita è bella, e da affrontare, però penso che posso fare tanto ancora (…) Se non va, abbiamo tentato però io, perlomeno, sto volando, non ho più le ali spezzate”
Queste sono solo alcune delle testimonianze delle oltre 300 persone coinvolte in due anni di progetto: storie che incarnano il percorso di cambiamento e di rinascita, dal sentirsi invisibili ed incapaci di immaginare un futuro, all’opportunità di una nuova vita.
I NUMERI DEL SUCCESSO
A parlare dell’efficacia del progetto non ci sono solo le storie personali, ma anche i numeri:
- circa 6 persone su 10 hanno trovato lavoro o sono tornate a studiare, con un tasso di riattivazione complessivo del 59%.
- Di queste, il 37% ha trovato un impiego regolare e l’11% ha deciso di intraprendere un percorso formativo finalizzato a migliorare l’occupabilità.
Oltre a lavorare sull’aumento dell’occupabilità, il progetto ha contribuito a migliorare le abitudini di consumo attraverso un percorso di educazione alimentare. Infatti, c’è stato un grande miglioramento nelle abitudini alimentari:
- il 57% delle persone ha dichiarato di consumare pasti più vari
- il 49% ha dichiarato di leggere con maggiore attenzione le etichette al fine di evitare cibi eccessivamente zuccherati o ultra-processati.
“Nell’affrontare il problema della povertà alimentare, il mix dei fattori che entrano in gioco, come età, genere, istruzione, aspetti sociali e geografici, può dare luogo anche a significative differenze nei risultati. Per questo motivo il nostro intervento viene costantemente adattato al contesto, mettendo sempre al centro le persone e collaborando strettamente con le reti e le istituzioni del territorio”
IL SOSTEGNO DELLE ISTITUZIONI
Il progetto, che è riuscito a dare sostegno alle famiglie in situazioni di grande vulnerabilità, vede il supporto del Comune di Milano e di quello di Napoli.
‘’Il progetto ‘Mai più Fame: dall’emergenza all’autonomia’, inaugurato a Napoli a fine 2023, è un ottimo esempio di collaborazione tra il settore pubblico e il settore privato. Il tema della povertà alimentare è di grande attualità e il contrasto ad un problema così complesso passa necessariamente attraverso un approccio integrato. Il sostegno alla spesa è un primo passo in questa direzione, ma le opportunità di formazione, anche attraverso l’educazione alimentare, e di inserimento lavorativo permettono di ragionare sul lungo termine. Questo è molto importante per costruire, insieme alle persone coinvolte, un percorso verso l’autonomia. Sono molto soddisfatto di quanto fatto su Napoli’’
“L’alleanza e la collaborazione tra città sono una buona abitudine, e a partire da obiettivi comuni si irrobustiscono con lo scambio di buone pratiche e di esperienze concrete: è così che riusciamo a far crescere progetti come quelli di contrasto alla povertà alimentare e a diffonderli in tante realtà diverse. Un plauso alla città di Napoli per gli importanti risultati raggiunti in sinergia con Azione contro la Fame, sono felice che l'esperienza milanese in materia di Food Policy sia stato un riferimento utile e certamente proseguiremo nel lavoro fianco a fianco anche nella rete delle città aderenti al Milan Urban Food Policy Pact che proprio su questi temi pone grande attenzione a livello nazionale e internazionale”.
Le storie dei partecipanti al progetto, insieme a tutte quelle raccolte in questi anni, dimostrano la straordinaria forza delle persone e la possibilità di cambiare le loro vite.
Affinché questa trasformazione avvenga in modo capillare e su larga scala è necessario che le istituzioni di tutte le città italiane sviluppino programmi di intervento integrati e multidimensionali contro la povertà alimentare capaci sia di dare sostegno immediato sia di trovare un’autonomia a lungo termine.
Azione contro la Fame ringrazia i donatori: Fondazione Carrefour, Fondazione De Agostini, Fondazione Marazzina e Fondazione Cariplo attraverso la Ricetta Incrementale Qubì di Municipio 8 “Occupiamoci”, tutti i www.ristoranticontrolafame.it e le aziende che, per il Natale 2023, hanno scelto di sostenere il progetto.
Partner del progetto: Terre des Hommes Italia, Fondazione IBVA, L’Altra Napoli EF
Si ringraziano anche: AEMAS – Orchestra Sinfonica Dei Quartieri Spagnoli APS, Associazione Amici di Carlo Fulvio Velardi, Associazione Le Kassandre, Associazione Sanitansamble, Capgemini, Carrefour Italia, Centro per l’Impiego di Napoli, Cigierre, CLO – Cooperativa Lavoratori Ortomercato, Comune di Milano, Comune di Napoli, Compass Group Italia, Figli in Famiglia onlus, Fratelli La Bufala, Gesfor Agenzia per il Lavoro, Milano Food Policy, Mipharm spa, La Rotonda Aps, Orienta Agenzia per il lavoro, Pio Monte della Misericordia E.F., Qubì Gallaratese, Sole365, Spazio Indifesa, Tandem, Unione Artigiani della Provincia di Milan