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Suhad e Ibrahim: una storia di speranza in Yemen

26 Agosto 2016

Suhad ha tre anni e vive in un piccolo villaggio che non figura in nessuna delle mappe dello Yemen. Per raggiungerlo, bisogna lasciare la strada principale poco prima della città di Haïs e guidare lungo un sentiero sabbioso per circa 15 minuti. Lungo questa strada si trovano solo poche case, tutte intorno una cisterna d’acqua installata dal team di Azione contro la Fame.
Seduta in braccio allo zio Ibrahim, Suhad osserva gli adulti che parlano di lei. L’anno scorso, Suhad è stata molto male. I suoi genitori erano preoccupati, ma non sapevano che fare e ne hanno parlato con i loro parenti, che avevano sentito parlare di questo posto dove forse avrebbero potuto aiutarla.
Si sono diretti al vicino centro di nutrizione di Azione contro la Fame, dove Suhad è stata immediatamente curata dalla malnutrizione acuta grave. La piccola ha passato 12 giorni al centro, e la sua salute è migliorata visibilmente in breve tempo.

“All’inizio eravamo preoccupati che potesse morire. Poi le sue condizioni sono migliorate e, dopo la cura, ha cominciato a prendere peso. Ora può avere una dieta normale” ci racconta lo zio Ibrahim, sollevato.
Le malattie relative all’uso di acqua contaminata sono una delle principali cause della malnutrizione. Per questa ragione Ibrahim, che dirige la scuola locale ed è un membro del consiglio, si accerta che le riserve idriche locali vengano usate al meglio. “Due volte al giorno, le 120 famiglie che vivono nel nostro villaggio vengono a prendere l’acqua – più di un centinaio di litri al giorno per famiglia” ci spiega.
Ibrahim controlla il nuovo serbatoio che Azione contro la Fame ha installato nel villaggio, di fianco a quello vecchio e danneggiato che prima ha servito il villaggio.


“Il vecchio serbatoio aveva dei buchi che perdevano acqua, e avevamo molti casi di malaria e diarrea nel villaggio. Da quando abbiamo il nuovo serbatoio, c’è più acqua e riusciamo a soddisfare quasi tutti i nostri bisogni”.
In aggiunta al serbatoio, Azione contro la Fame ha organizzato una campagna di divulgazione tra gli abitanti del villaggio e le scuole per sottolineare l’importanza di avere acqua pulita disponibile. Il conflitto ha distrutto le condizioni di vita di tante persone, rendendo indispensabile il supporto del villaggio.
“Siamo molto grati per tutto il lavoro svolto da Azione contro la Fame qui” ci dice Ibrahim sorridendo e abbracciando la sua nipote Suhad.

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