GUERRA IN UCRAINA: LA SITUAZIONE OGGI
È in corso ormai da più di un mese il conflitto che coinvolge Russia e Ucraina. Più di 10 milioni di persone sono scappate per sfuggire ai combattimenti e di queste, 4.6 milioni hanno lasciato il Paese verso Moldavia, Romania e Polonia.
Dalle prime settimane del conflitto, le equipe di Azione contro la Fame si sono dirette nei Paesi al confine con l’Ucraina, per valutare i bisogni della popolazione in fuga dalla guerra.
Cibo, acqua e assistenza sanitaria sono risultati da subito gli aspetti più cruciali su cui intervenire.
In poco tempo le organizzazioni locali presenti sul territorio sono state sopraffatte da flussi di decine di migliaia di persone che ogni giorno si sono dirette verso i centri di accoglienza: più di 2,6 milioni di rifugiati sono arrivati in Polonia e più di 700.000 in Romania.
Per questo la collaborazione tra Azione contro la Fame e le organizzazioni locali è stata importante in quanto ha permesso di fornire prima di tutto un supporto in termini di gestione dell’emergenza, grazie all’esperienza accumulata in quarant’anni di interventi umanitari.
COME AIUTARE CHI FUGGE DALLA GUERRA IN UCRAINA?
Per far fronte all’emergenza Ucraina abbiamo attivato una raccolta fondi. È possibile donare online, anche un piccolo contributo può fare la differenza.
AIUTI UMANITARI PER L’UCRAINA: COSA STIAMO FACENDO
DISTRIBUZIONE DI CIBO E PRODOTTI PER L’IGIENE, PRESE ELETTRICHE, STUFE, DOCCE
L’intervento di Azione contro la fame ha permesso di portare un aiuto concreto, specialmente attraverso la distribuzione di cibo e kit igienici, oltre ad assistenza tecnica e consulenza.
In Polonia, al municipio di Przemyśl centinaia di kit alimentari sono stati consegnati alla fine del mese di marzo, mentre nel centro di transito a Korczowa sono stati distribuiti principalmente prodotti per l’igiene.
In Moldavia, grazie al lavoro congiunto con le organizzazioni locali, Azione contro la Fame sta distribuendo più di 7.000 pasti caldi al giorno ai rifugiati che sostano per giorni nei centri di transito. La Moldavia è una delle principali destinazioni e al momento accoglie circa 145.000 ucraini tra centri di assistenza e famiglie ospitanti.
In particolare, Palanca, in Moldavia è il valico di frontiera con il più alto afflusso di rifugiati nel Paese e dove Azione contro la Fame, oltre alla distribuzione di pasti caldi, si è occupata di installare stufe e prese elettriche e dove costruirà docce e servizi igienici per i rifugiati che sostano nei centri di accoglienza.
GUERRA IN UCRAINA: L’IMPATTO SULLA SALUTE MENTALE
Specialmente nelle ultime settimane le persone che arrivano dall’Ucraina non vogliono allontanarsi dal proprio Paese. Si tratta soprattutto di madri con bambini e anziani che non dispongono delle risorse linguistiche o economiche per iniziare una nuova vita in un Paese dell’UE o che hanno lasciato i propri parenti in Ucraina.
Ci sono rifugiati che sperano che tutto finisca presto e che possano tornare a casa. Molti rifugiati con bisogni speciali o orfani hanno visto la Moldavia come un posto sicuro dove stare. Per tutti loro, l'aiuto che ricevono dalle organizzazioni umanitarie è fondamentale.
La perdita dei propri cari, la paura per coloro che ancora si trovano nel Paese e l’esposizione ai drammi della guerra sono alcuni dei fattori che concorrono ad accrescere lo stress psicologico sofferto dai rifugiati. Anche in questo l’esperienza di Azione contro la fame nella cura della salute mentale in aree di conflitto in tutto il mondo potrà essere un contributo importante. In Romania, in particolare, oltre alla distribuzione di cibo e kit igienici Azione contro la Fame interviene per fornire supporto psicologico.
COME AIUTARE CHI È RIMASTO IN UCRAINA?
Infine, oltre a prendersi cura dei milioni di rifugiati fuggiti dal Paese, Azione contro la Fame non dimentica coloro che rimangono in Ucraina e sta collaborando con le NGOs locali per garantire loro l’aiuto di cui hanno bisogno. Si stima che più di 12 milioni di persone siano ancora intrappolate nelle zone colpite dai bombardamenti, incapaci di andarsene a causa degli scontri in corso. Queste persone sono tra le più vulnerabili in Ucraina perché sono direttamente esposte alla violenza della guerra e sono quasi completamente tagliate fuori dalle necessità di base come cibo, acqua, medicine, ecc.