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Il progetto "Kore Lavi" migliora la sicurezza alimentare delle persone più vulnerabili e cerca una soluzione di lungo periodo alla malnutrizione.Il progetto "Kore Lavi" migliora la sicurezza alimentare delle persone più vulnerabili e cerca una soluzione di lungo periodo alla malnutrizione.

UN APPROCCIO INTEGRATO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE AD HAITI

3 Agosto 2015

Il progetto “Kore Lavi” migliora la sicurezza alimentare delle persone più vulnerabili – donne e bambini –  e cerca una soluzione di lungo periodo alla malnutrizione, rafforzando la protezione sociale e fornendo voucher alimentari a donne incinta e a madri di bambini appena nati. Attivo in 20 località di Haiti, il progetto Kore Lavi vuole espandersi dovunque ce ne sia bisogno.

Tutti ricordano il terremoto che ha colpito Haiti quel tragico 12 Gennaio del 2010. Dopo aver causato più di 220.000 vittime, ha lasciato un paese devastato e oltre 3 milioni di persone coinvolte, con le loro vite da ricominciare ed il loro mondo da ricostruire, Haiti ha dovuto fare i conti non solo con la distruzione delle case ma anche delle infrastrutture e delle attività economiche, già molto deboli a causa della condizione di povertà in cui si trovano gli abitanti di Haiti.

Con 1 milione di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà, la riduzione della povertà estrema è una priorità assoluta. Ancora oggi circa 600.000 persone soffrono di insicurezza alimentare “permanente” e da 15 anni il tasso di malnutrizione moderata si attesta intorno al 23%.

Dopo gli interventi di emergenza degli anni scorsi, Azione Contro la Fame oggi sta realizzando un importante progetto di sicurezza alimentare indirizzato alla fascia più debole della popolazione e orientato a soluzioni strutturali e di lungo periodo. Kore Lavi (che vuole dire “appoggio quotidiano” ed è realizzato in partnership con altre organizzazioni) è un progetto quadriennale iniziato nell’Ottobre del 2013 che mira a rafforzare la protezione sociale realizzando una rete per lottare contro l’insicurezza alimentare cronica e la malnutrizione infantile; allo stesso tempo favorisce la produzione e il consumo di prodotti agricoli locali cercando di creare un circolo virtuoso. Prevede poi una fase finale di passaggio della gestione alle istituzioni haitiane in modo da trasferire competenze e renderlo sostenibile a lungo termine.

Il progetto viene realizzato in oltre 20 località situate in dipartimenti sparsi in diverse zone di Haiti, da Nord a Sud.

Il punto di partenza è stato la definizione, per la prima volta, di un metodo comune per la misura della vulnerabilità, l’Indice National de Vulnérabilité et de Privation (INVP), e grazie ad esso è stata individuata in modo massivo ed oggettivo la parte della popolazione haitiana che è in maggiore stato di necessità. Fino al mese di Giugno 2015 le persone indicate come le maggiormente vulnerabili hanno ricevuto quasi 12.000 voucher alimentari che hanno potuto utilizzare per comprare sia cibi freschi che prodotti conservati e coprire il 70% dei loro bisogni alimentari, mantenendo così una responsabilità nel procurarsi la parte restante. I voucher sono creati in modo da favorire una dieta bilanciata e corretta, che viene monitorata per garantire il giusto apporto di nutrienti all’organismo ed una migliore qualità della vita. Inoltre, possono essere utilizzati solo per acquistare prodotti locali, in modo da favorire la crescita dell’economia haitiana, oggi fortemente condizionata dalle importazioni e dalle oscillazioni dei prezzi. La fornitura dei voucher alimentari alle donne incinte e neomamme è inoltre vincolata alla frequentazione dei centri di salute e di informazione, che promuovono l’allattamento al seno, la corretta alimentazione e adeguate pratiche igieniche; in questo modo si riesce a prevenire la malnutrizione ed intervenire più tempestivamente in caso di bisogno.

Un’altra parte fondamentale del programma è rappresentata dalle “maman-leader”, donne che hanno maggiore carisma e che hanno il ruolo di coinvolgere sempre più persone e diffondere presso la comunità le buone pratiche nutrizionali e di igiene. Molte delle “maman-leader” partecipano anche ai gruppi di micro-credito che forniscono impulso all’economia: piccoli, ma importanti, sostegni economici permettono infatti di implementare attività generatrici di reddito nell’agricoltura e nel piccolo commercio; la gestione comune dei gruppi rafforza inoltre lo spirito comunitario e responsabilizza fortemente le persone. Azione Contro la Fame realizza poi altre attività ad Haiti, come le iniziative “cash for work”, che consentono per esempio di costruire strade e ponti per mettere in comunicazione zone che altrimenti non potrebbero commerciare tra di loro, o che supportano attività agricole locali, andando così ad ampliare la portata geografica di Kore Lavi e coinvolgendo sempre più persone che possono così migliorare la propria condizione economica.

Simone Garroni, direttore di Azione Contro la Fame, ha visitato recentemente alcune aree di progetto ad Haiti e ha voluto regalarci delle immagini dalla capitale Port-au-Prince e dai progetti in corso.

 

Veduta dall’alto di Port-au-Prince.

Veduta dall’alto di Port-au-Prince.

 

Terreni per la produzione di riso acquistabile attraverso i voucher.

Terreni per la produzione di riso acquistabile attraverso i voucher.

 

Monitoraggio del peso di un bambino in un centro di salute supportato da Azione Contro la Fame

Monitoraggio del peso di un bambino in un centro di salute supportato da Azione Contro la Fame.

 

Una riunione all'interno di un gruppo di micro-credito

Una riunione all’interno di un gruppo di micro-credito.

 

Molti bambini haitiani sono beneficiari del progetto Kore Lavi

Molti bambini haitiani beneficiano del progetto Kore Lavi


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