La situazione nei Territori Palestinesi Occupati: CONFLITTO A GAZA
La Cisgiordania e Gaza sono territori palestinesi sotto il controllo di Israele dalla guerra dei sei giorni del 1967.
I bisogni umanitari sono acuti per i palestinesi, che continuano a subire le conseguenze di un conflitto prolungato, intensificato da Ottobre 2023, di 56 anni di occupazione militare israeliana e di 16 anni di blocco di Gaza via terra, mare e aria. Nel 2022, i palestinesi sono rimasti soggetti a violazioni delle leggi internazionali umanitarie e dei diritti umani, divisioni politiche interne e frequenti escalation delle ostilità.
Secondo le Nazioni Unite, nel 2022 su una popolazione totale di 5,3 milioni, 2,1 milioni di palestinesi avevano bisogno di assistenza umanitaria. Di questi, 750.000 si trovavano in Cisgiordania e 1,32 milioni nella Striscia di Gaza.
A Gaza, il blocco imposto da Israele rimane il più grande ostacolo alla ripresa economica, allo sviluppo e alla realizzazione dei diritti umani. Il blocco e i continui shock soffocano le opportunità di lavoro e costringono i palestinesi a dipendere dagli aiuti umanitari.
Il 7 ottobre 2023, si è intensificato il conflitto nella Striscia di Gaza. Il blocco imposto e la mancanza di corridoi umanitari sicuri hanno lasciato Gaza isolata dalla fornitura di energia elettrica. Questo ha un impatto sull’accesso all’acqua, le comunicazioni, il cibo, i servizi sanitari e sulla maggior parte dei bisogni primari.
Gaza è sull’orlo della carestia. La carenza di cibo è così estrema che una famiglia su quattro a Gaza soffre gravemente la fame, con tassi allarmanti di malnutrizione acuta tra i bambini più piccoli e un significativo aumento della mortalità.
Il nostro intervento nei Territori Palestinesi Occupati
Dall’inizio del conflitto abbiamo aiutato più di 880.000 persone, ovvero il 40% della popolazione.
I nostri operatori a Gaza e in Cisgiordania hanno continuato a lavorare nonostante le sfide estreme che stanno affrontando, i nostri operatori continuano a lavorare in alcune aree di Gaza distribuendo acqua, frutta fresca, pannolini o installando latrine per portare un po’ di sollievo alle milioni di persone coinvolte dal conflitto.
Noi di Azione contro la Fame lavoriamo nei Territori Palestinesi Occupati dal 2002 e a Gaza dal 2005. Le nostre attività ordinarie, che sono state messe in pausa con l’escalation del conflitto il 7 ottobre 2023, includono:
- la riabilitazione di punti d’acqua sicuri e potabili nei centri sanitari e la collaborazione con le istituzioni per la gestione dell’acqua e il miglioramento dell’approvvigionamento idrico in tutta Gaza;
- formazione agli agricoltori sulle tecniche di coltivazione e sulla costruzione di serre per aumentare la produzione alimentare;
- formazione a giovani e donne per aiutarli a entrare nel mercato del lavoro, sia in termini di occupazione che di imprenditorialità.
Attraverso queste attività, nel 2023 abbiamo aiutato 823.280 persone colpite da crisi multiple nei Territori Palestinesi Occupati.
DONAZIONI PER GAZA CON AZIONE CONTRO LA FAME
In risposta alla crescente crisi umanitaria in Palestina, specialmente nella Striscia di Gaza, Azione contro la Fame ha intensificato la sua campagna di raccolta fondi per sostenere direttamente le famiglie e le comunità più vulnerabili. Le donazioni per la crisi umanitaria a Gaza sono vitali per continuare i nostri interventi vitali in queste regioni afflitte dal conflitto.
Durante il conflitto a Gaza, molte infrastrutture vitali sono state danneggiate o distrutte, lasciando la popolazione senza accesso regolare a servizi essenziali come acqua potabile, cibo e cure mediche.
Con il vostro aiuto, possiamo fornire aiuto immediato alle famiglie più colpite dalla fame a Gaza e migliorare le condizioni di vita di chi vive sotto il peso di questo prolungato conflitto.