Le vite di otto milioni di bambini sotto i cinque anni sono a rischio a causa della malnutrizione. Noi lavoriamo in India per fare in modo di cambiare la situazione, assicurando ai bambini l’alimentazione che hanno bisogno per crescere, svilupparsi e costruire il proprio futuro.
Bambini come Prahlad Ramesh, che a 18 mesi ha ricevuto trattamento per la malnutrizione a un centro di cura locale gestito da Azione Contro la Fame.
Prahlad, che vive in un villaggio in India, era severamente malnutrito quando è arrivato al centro di riabilitazione nutrizionale. Pesava solo 4,4 chili.
Sua madre Rehka ha provato di tutto per farlo stare bene prima di prendere la decisione di cercare aiuto al centro. Gli aveva dato del pane e l’aveva portato da un dottore locale, ma il piccolo diventava sempre più debole.
“Prahlad non giocava più e ha perso la sua forza – ricorda Rekha – Non riusciva neanche più a sorridere o giocare”.
Un operatore sanitario ha consigliato a Rekha di andare al centro di nutrizione e fortunatamente sono arrivati in tempo.
È stata immediatamente diagnosticata a Prahlad la malnutrizione acuta grave e il piccolo è stato sottoposto al trattamento nutrizionale salvavita.
Per 24 giorni ha ricevuto le cure di cui aveva bisogno per tornare in salute.
Ha ricevuto pasti regolari, latte terapeutico, uova e cibo altamente nutritivo.
Meno di un mese dopo il suo ricovero, Prahlad era già sulla via della guarigione. Rideva di nuovo ed è stato dimesso dal centro di salute.
Adesso Prahlad ha cinque anni ed è in perfetta salute.
Centinaia di madri come Rekha combattono ogni giorno per la salute dei propri figli in questa parte rurale dell’India. Lunghe ore di lavoro nei campi, una scarsa attenzione all’igiene unita alla mancanza di accesso all’acqua rendono difficile fare in modo che i bambini non si ammalino.
Azione Contro la Fame sta lavorando con autorità e partner locali per aiutare a integrare il trattamento nutrizionale nelle comunità e a casa. Questo significa che i bambini malnutriti possono accedere al trattamento di cui hanno bisogno prima che la loro situazione diventi critica e senza che i loro genitori siano costretti a lunghi viaggi verso l’ospedale.