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Yareeyo: la storia di una combattente

14 Aprile 2017

Yareeyo, 2 anni, aveva tosse e febbre da più di due settimane e non riusciva a mangiare a causa di ulcere alla bocca. Prima di cercare aiuto presso il centro di stabilizzazione di Azione Contro la Fame a El Barde, sostenuto anche da UK Aid, i suoi genitori, Halimo e Abshir, si erano rivolti ai guaritori tradizionali nel Villaggio di Lawareeg, inutilmente. Solo quando Halimo ha visto la salute della sua bambina peggiorare di giorno in giorno, ha deciso di fare il viaggio fino a El Barde.

“Da un lato, stavamo perdendo i nostri animali, che sono la nostra principale fonte di reddito. Ma la condizione di Yareyo stava peggiorando. Dopo aver visitato i guaritori, senza un miglioramento, ho pensato che avrei perso la mia bambina. Poi alcune madri mi hanno consigliato di portarlo al centro di stabilizzazione”, ha detto Halimo.

Halimo ha venduto due capre per poter pagare il viaggio mentre Abshir è rimasto a casa per badare ai fratelli di Yareeyo. “Almeno uno di noi doveva rimanere con i bambini, altrimenti avrebbero rischiato di perdersi o di essere attaccati dalle iene,” dice Halimo.

Al momento del ricovero, Yareeyo era letargica, debole ed emaciata. A differenza di altri bambini della sua età, lei era molto più piccola e non aveva energie per giocare. Aveva anche una fessura orofacciale evidente (un’apertura nel labbro) che rendeva più difficile l’alimentazione.

Yareeyo inizialmente non ha passato il test dell’appetito ed è stata nutrita attraverso un sondino nasogastrico. Dopo cinque giorni di antibiotici e di terapia nutrizionale, la sua condizione è migliorata e ha cominciato a nutrirsi da sola. Quando è stata dimessa, Yareeyo è stata rinviata al programma terapeutico ambulatoriale per un ulteriore trattamento.

“Yareeyo era una bambina speciale, perché la labiopalatoschisi ha complicato il suo trattamento. L’abbiamo alimentata attraverso un tubo. Il terzo giorno, ha cominciato a rispondere al trattamento e ha ritrovato la voglia di giocare,” dice Abdinur, infermiera del centro.

La Somalia è a imminente rischio carestia, con la metà della popolazione, più di 6 milioni di persone, che vive in uno stato di insicurezza alimentare acuta nel Paese. A causa dell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e la perdita di bestiame a causa della siccità, è difficile per le famiglie riuscire a comprare le razioni di base e risparmiare per il plumpynut di Yareeyo. Proprio per questo Azione Contro la Fame ha avviato a El Barde un programma di sicurezza alimentare, a cui si è iscritta anche la famiglia di Yareevo, che fornisce sovvenzioni in denaro incondizionate.

Milioni di bambini come Yareeyo sono a rischio di morire di fame. Oltre all’insicurezza alimentare, le attuali condizioni di siccità e di pre-carestia hanno aumentato la vulnerabilità alle malattie. Quasi 5.5 milioni di persone sono a rischio di contrarre malattie portate dall’acqua, come il colera, e più della metà sono donne e bambini sotto i 5 anni.

Per combattere la scarsità d’acqua e la diffusione della malattia, Azione Contro la Fame sta portando avanti i servizi di autotrasporto d’acqua pulita a El Barde e nei villaggi circostanti, rifornendo 1.350 famiglie con 30 litri di acqua pulita al giorno.

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