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World Toilet Day: la strategia di "igiene totale" per prevenire le epidemie
Secondo lâOMS, un miliardo di persone defeca ancora all'aperto e la diarrea, correlata alla mancanza di igiene, uccide quasi due milioni di persone ogni anno. Un nuovo approccio testato sul campo: coinvolgere le comunitĂ locali nella sensibilizzazione e realizzazione delle infrastrutture
Lâorizzonte è chiaro: occorre un servizio igienico per ogni famiglia. Ă lâauspicio che Azione contro la Fame, organizzazione umanitaria leader nella lotta alla fame e alla malnutrizione, condivide in occasione della Giornata mondiale del Gabinetto (World Toilet Day), promossa dalle Nazioni Unite e in programma domani (19 novembre).Â
Lâattuale pandemia, del resto, sta mettendo in primo piano lâimportanza dei programmi sanitari e dei presidi igienici di base ritenuti, oggi, come il principale strumento di difesa contro le epidemie, sia esse batteriche o virali. Eppure, secondo lâOrganizzazione mondiale della SanitĂ , un miliardo di persone defeca ancora all'aperto.
âLo smaltimento sicuro delle feci, comprese quelle dei neonati, oltre che il lavaggio delle mani prima di mangiare o di maneggiare qualsiasi alimento, si è dimostrato come uno dei metodi piĂš efficaci per contenere le epidemie. Ecco perchĂŠ garantire lâaccesso ai presidi igienico-sanitari di base, in virtĂš di una strategia di âigiene totaleâ (un bagno per ogni famiglia), costituisce, oggi, un'opzione prioritaria nei circa 50 paesi in cui stiamo lavorando per prevenire future epidemieâ, ha dichiarato Pablo Alcalde, responsabile risorse idriche e servizi igienico-sanitari di Azione contro la Fame.Â
Ma non solo. Secondo alcuni studi sull'argomento, nei villaggi in cui la presenza di servizi igienici in casa si attesta al 30%, l'incidenza della diarrea sulla popolazione è pari al 40%. Anche nelle comunitĂ con una copertura del 95%, la diffusione di questo disturbo rappresenta ancora un pericolo, colpendo il 25% della popolazione. In tal senso, solo la cosiddetta âcopertura totaleâ, con il 100% di utilizzo di servizi igienici, consente un calo significativo della diarrea fino a meno del 10%. Senza adeguate strutture, il rischio complessivo di contaminazione batterica e di incidenza di malattie può essere ancora elevato. Non è un caso che la diarrea, direttamente correlata alla mancanza di igiene e a uno dei principali fattori scatenanti della malnutrizione, uccida quasi due milioni di persone ogni anno. La maggioranza sono bambini al di sotto dei cinque anni. Â
La strategia di Azione contro la Fame
Lâorganizzazione sta attuando, in molte delle sue missioni, un programma - denominato SANTOLIC (âIgiene totale guidata dalla comunitĂ â) - che prevede la realizzazione di iniziative adatte alle diverse realtĂ socioculturali in cui lâorganizzazione opera. Grazie al progetto, la comunitĂ stessa assume un ruolo guida non solo nella diffusione delle campagne di sensibilizzazione ma anche nella progettazione di infrastrutture a prezzi accessibili, con lâobiettivo di ottenere le necessarie certificazioni in tema di igiene riconosciute dalle istituzioni.Â
âLa chiave del successo del programma è rappresentata proprio dal coinvolgimento delle personeâ, aggiunge Alcalde. Azione contro la Fame lo ha constatato, in particolare, in Mauritania, Niger e Mali: qui i risultati positivi sono stati evidenti rispetto a quelli conseguiti da altri sistemi in cui le opere infrastrutturali sono state realizzate senza il coinvolgimento diretto della comunitĂ .